Disoccupato ma con un alto tenore di vita: era uno spacciatore

l'uomo era domiciliato a Livigno da Novembre

Disoccupato ma con un alto tenore di vita: era uno spacciatore
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La notte di capodanno, in una località turistica come Livigno (SO), si presta, anche per la presenza di diversi locali notturni, allo spaccio di sostanze stupefacenti. Questi locali infatti richiamano ed attirano numerosi giovani turisti, alcuni dei quali in cerca di malsano divertimento a base di alcool e droghe.

Comportamento sospetto

Un soggetto in particolare ha destato i sospetti dei carabinieri perché più volte notato all’interno e nei pressi di vari locali notturni, a partire dalla mezzanotte, dove veniva avvicinato da innumerevoli persone, molte delle quali a lui evidentemente non conosciute, solo per scambiare qualche parola. Dopo il veloce scambio di battute, i soggetti si allontanavano, senza che avvenisse materialmente alcun tipo di scambio, facendo presumere che in quel frangente venisse concordato momento e luogo per la successiva cessione.

Elevato tenore di vita

Il soggetto, C.F. 34enne residente in Veneto, conduceva ed ostentava un elevato tenore di vita, incompatibile con la sua professione: disoccupato. Da novembre 2017 era domiciliato a Livigno, presso un immobile che richiedeva ben 1.200 euro mensili di affitto, e si muoveva per le strade del centro alpino alla guida di un’auto sportiva. Lo stesso era già noto ai Carabinieri, essendo stato deferito in stato di libertà dalla Stazione dell’Arma di Livigno, nel gennaio di due anni fa, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L'arresto

Nella notte di capodanno i carabinieri hanno notato l’auto sportiva sfrecciare da un locale notturno, che stava per chiudere, ad un altro, all’interno del quale vi erano ancora avventori. Hanno quindi deciso di procedere con un controllo. In auto e addosso l’uomo non ha stupefacenti ma quasi 500 euro in contanti, sul cui possesso non è stato in grado di fornire alcuna valida giustificazione. Ha tentato anche di sviare i carabinieri sostenendo di non vivere nell’appartamento notato dai militari, al chiaro scopo di evitare un controllo più approfondito. Il tentativo si è però rivelato vano, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione trovando circa 15 gr di cocaina, un bilancino di precisione, sostanza da taglio, materiale per il confezionamento di dosi di stupefacente e circa 7.000 euro in contanti, verosimile provento dell’attività di spaccio. Per C.F. scattano le manette, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, e si aprono i cancelli del carcere di Sondrio.

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