Festa alberi, bruciati oltre 4.300 ettari

La stima di Coldiretti

Festa alberi, bruciati oltre 4.300 ettari
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Nel 2017 il dato peggiore del decennio

Festa alberi, bruciati oltre 4.300 ettari

Festa degli alberi, roghi triplicati nel 2017. Le fiamme hanno devastato più di 4.300 ettari di territorio lombardo, il triplo della media dell’ultimo decennio. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti regionale in occasione della Giornata dell’albero che si celebra il 21 novembre e in concomitanza agli Stati generali del verde a Milano. Nel 2017 – spiega la Coldiretti Lombardia – è aumentata anche la violenza del fuoco, visto che per ogni incendio sono stati coinvolti in media più di 18 ettari: si tratta dell’anno peggiore in tutti i sensi dal 2007 a oggi. Gli ettari bruciati – spiega la Coldiretti su dati Regione Lombardia - sono stati 1.738 a Como, 1.151 a Brescia, 523 a Sondrio, 383 a Bergamo, 309 a Lecco, 103 a Varese, 91 a Pavia, 12 a Monza Brianza e 11 nel Milanese.

Stima Coldiretti

Una volta superata l’emergenza ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi bruciati con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. Nelle foreste andate a fuoco – precisa la Coldiretti – saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna, dei tartufi e dei piccoli frutti, ma anche quelle di natura hobbistica come i funghi che coinvolgono decine di migliaia di appassionati.

Lombardia

In Lombardia sono oltre 625mila gli ettari coperti da foreste e rappresentano un quarto dell’intera superficie regionale. Il 79% dei boschi è concentrato in aree montane, il 13% in collina e il resto in pianura e le oltre 280 aziende attive nella filiera legno-bosco danno lavoro a quasi mille persone. “Gli agricoltori – afferma Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia – svolgono un’opera fondamentale di presidio e tutela della montagna, degli alpeggi e dei boschi. I boschi sono un patrimonio che va ben gestito e tutelato, sia contro gli incendi che contro l’abbandono che è la prima condizione che favorisce i roghi”.

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