Da inizio anno 27 roghi e 523 ettari bruciati

E' il dato reso noto oggi che riguarda la nostra provincia

Da inizio anno 27 roghi e 523 ettari bruciati
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Ben 523 ettari bruciati in 27 incendi. Questo il bilancio dei roghi nella nostra provincia diffuso oggi dalla Protezione civile regionale.

Incendi boschivi: numeri impressionati

Sono stati 234 gli incendi che si sono verificati dall'1 gennaio al 31 ottobre in Lombardia. La superficie complessiva percorsa dal fuoco è stata di 4.322 ettari. Di questi 2.060 ettari sono di boschi e 2260 di superficie non boscata. Le province più colpite sono state Brescia e Como. In entrambe sono stati registrati 56 roghi.

I dati di Sondrio: 27 roghi e 523 ettari bruciati

La nostra provincia si colloca al terzo posto in questa classifica. In Valtellina e Valchiavenna sono stati censiti 27 incendi. Sono andati in cenere 523 ettari. In tutta la Lombardia hanno operato per l'attività di spegnimento 3.200 volontari dell'Anti Incendio Boschivo. Con loro 1.400 vigili del fuoco. Sono state effettuate 387 missioni con elicotteri regionali e 76 con mezzi Coau.

Troppi roghi dolosi

Gli incendi dolosi rappresentano la maggioranza di quelli registrati. L'assessore regionale alla Protezione civile  Simona Bordonali commenta: "Sono spesso volti alla erronea ricerca di un profitto di carattere edilizio, agricolo o legato al bracconaggio. Oppure rappresentano manifestazioni di protesta e risentimento nei confronti di privati o enti pubblici. Altrimenti sono legati a motivazioni di ordine patologico o psicologico. Chiaramente èdifficile prevedere dove un criminale andrà ad appiccare il fuoco. Per questo è essenziale l'aiuto dei cittadini. Se si vede qualcuno accendere un fuoco è necessario avvertire subito le forze dell'ordine".

La lotta agli incendi è un costo

"Anche sotto il profilo economico - ha concluso Bordonali - stiamo facendo uno sforzo incredibile per aiutare concretamente gli enti local. Abbiamo investito oltre 14 milioni di euro in tre anni per la lotta agli incendi".

Il piano triennale

A gennaio è stato approvato un nuovo piano triennale antincendi. Ha lo scopo di ristabilire le competenze di Enti e istituzioni in seguito all'assorbimento del Corpo forestale dello Stato nell'Arma dei Carabinieri. Sarà così più facile aprire e chiudere più di una volta all'anno il "periodo ad alto rischio di incendio". E' quello che prevede il divieto assoluto di accensione di fuochi nei boschi. Garantisce inoltre la rimodulazione delle attività di formazione degli operatori. E valorizza il ruolo delle esercitazioni come momento formativo dei volontari.

 

 

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