Mezzi pesanti, Lombardia avvia snellimento burocratico ma Sondrio non risponde

Diverse le novità introdotte dalla Regione.

Mezzi pesanti, Lombardia avvia snellimento burocratico ma Sondrio non risponde
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Misure per semplificare e velocizzare i procedimenti autorizzativi per quanto riguarda i trasporti eccezionali. Le ha messe in campo Regione Lombardia consapevole del fatto che le aziende soffrono oltremodo a causa di una burocrazia esasperata frutto di regolamenti e direttive statali. In Lombardia hanno aderito tutti tranne le Province di Sondrio, Bergamo e Lecco.

Snellimento dell'iter burocratico

“Per garantire uno snellimento dell’iter - ha detto l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, commentando il caso emerso a mezzo stampa della Fbm Hudson, azienda di Terno d’Isola (Bergamo) con 250 dipendenti che denuncia consistenti perdite di fatturato e paventa il rischio di una delocalizzazione a causa delle lungaggini burocratiche relative ai permessi per il maxi trasporto - per quanto di nostra competenza, abbiamo introdotto, con una specifica norma regionale, per alcune tipologie di trasporto e veicolo eccezionale, l'opportunità da parte degli Enti proprietari delle arterie stradali di pubblicare le cartografie/elenchi strade relative agli itinerari percorribili da questi veicoli”.

Applicativo Te-Online

“E abbiamo introdotto l’applicativo informatico Te-online – ha proseguito l'assessore - che consente di gestire in via telematica la procedura relativa alle diverse fasi delle autorizzazioni sulla rete stradale regionale: dalla domanda di rilascio all’ottenimento di pareri e nullaosta, fino al via libera finale. Il provvedimento riguarda la circolazione di veicoli eccezionali, i trasporti in condizione di eccezionalità e le macchine agricole eccezionali”.

Sondrio non aderisce

“L’accordo – ha aggiunto l’assessore - per rendere operativa la piattaforma Te-online, nonché per implementare l’archivio stradale regionale, è stato sottoscritto dalla Regione con la Città Metropolitana di Milano e con le Province di Brescia, Como, Cremona, Lodi, Mantova, Monza, Pavia e Varese. Mancano all’appello le Province di Bergamo, Lecco e Sondrio, che come assessorato abbiamo sollecitato più volte, l’ultima delle quali a fine maggio attraverso una lettera della direzione. Spiace constatare come questa mancanza, che riguarda le tre Province in questione, vada ad incidere negativamente sulle imprese del settore che operano in quei territori e non possono usufruire appieno delle semplificazioni adottate da Regione Lombardia. Ogni provvedimento di semplificazione in nessun caso comporta il venir meno dei requisiti di sicurezza della circolazione e la conservazione dell'infrastruttura stradale".

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