A Milano per discutere sulla coltivazione dell'ulivo in Valtellina

Continuano gli appuntamenti dell'Associazione Valtellinesi a Milano

A Milano per discutere sulla coltivazione dell'ulivo in Valtellina
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L'Associazione Culturale Valtellinesi a Milano in collaborazione con la Fondazione Fojanini organizza l'incontro "Che cosa ci fa oggi l'ulivo in Valtellina". Il convegno si svolgerà giovedì 18 gennaio 2017 presso la sede dell'associazione a Milano in via Palestro 12 e interverranno Graziano Murada, Direttore della Fondazione Fojanini e Ivano Fojanini, responsabile tecnico del Settore olivocultura della Fondazione.

La coltivazione dell'ulivo in Valtellina

"La coltivazione dell'olivo in Valtellina è molto recente, basta infatti guardare al passato per rendersi conto di come questa specie fosse praticamente sconosciuta a livello locale. La Valtellina, come tutte le valli alpine, ha soddisfatto per generazioni il suo fabbisogno lipidico, attraverso l'allevamento animale: il burro, il lardo e lo strutto hanno da sempre rappresentato le principali fonti di approvvigionamento di questo importante fattore della nutrizione" spiegano dalla Fondazione.

Inverni miti

In questi ultimi anni, a seguito del susseguirsi di inverni miti, alla propaganda salutistica legata al consumo di olio di oliva e alla necessità di trovare colture alternative alla vite che possano arginare il fenomeno dell'abbandono dei terreni e del degrado del paesaggio terrazzato, la diffusione dell'olivo sta suscitando un notevole interesse.

In Valtellina le condizioni ideali

La Valtellina, nonostante la sua posizione geografica molto settentrionale, con il versante retico terrazzato esposto a sud e ben riparato dalla catena alpina, ben si presta a questo tipo di coltivazione. Considerando le potenzialità della coltura, nuova per la Valtellina, ma molto sensibile al gelo che può comprometterne la sopravvivenza, si rende necessario e prioritario per la Fondazione lo studio delle differenze varietali e di tutte quelle tecniche agronomiche atte a limitare i danni in caso di freddo o abbondanti nevicate.

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