Pro Valtellina, 100 mila euro per aiutare chi soffre

Bando per famiglie con persone affette da disturbi mentali e degenerativi

Pro Valtellina, 100 mila euro per aiutare chi soffre
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Dalla Pro Valtellina arrivano 100 mila euro per aiutare chi soffre. Il nuovo bando riservato alle famiglie con persone affette da disturbi mentali e degenerativi.

Aiutare chi soffre: impegno costante

Per la Fondazione Valtellina aiutare chi si trova in difficoltà è un impegno costante. Così arriva un nuovo bando per il territorio della nostra provincia. Il budget ammonta a 100mila euro. I fondi sono destinati al sostegno di soggetti e di famiglie con persone affette da disturbi mentali e degenerativi. L'obiettivo del Bando è di aiutare i soggetti con disabilità o affetti da patologie che necessitano cure ed assistenza e le loro famiglie. Per evitare processi di emarginazione, è infatti molto importante il miglioramento delle condizioni di vita delle categorie più fragili e delle loro famiglie. E i percorsi di autonomia personale per soggetti affetti da degrado cognitivo in situazioni critiche o di difficoltà o che vivano situazioni complesse.

Anno intenso per Pro Valtellina

Il 2017 è un anno intenso per la Fondazione  comunitaria che ha mantenuto e  rafforzato l’impegno nei confronti del territorio e delle categorie a rischio di emarginazione sociale incrementando il livello erogativo. Quello proposto oggi è il quarto Bando 2017. Ciò  testimonia l’impegno di Fondazione Pro Valtellina e di Fondazione Cariplo nei confronti della nostra provincia.

Il commento del presidente

"Proponiamo un bando nuovo che considera un segmento molto specifico della popolazione". Ha affermato il presidente di Pro Valtellina Marco Dell'Acqua, che è anche membro della Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo. E ha aggiunto: "Le persone affette da disturbi degenerativi sono numerose in un territorio come il nostro in cui la componente degli anziani è davvero elevata. Pur avendo inserito da anni nei nostri bandi priorità legate ai giovani abbiamo riconosciuto negli anziani e nei soggetti con degrado cognitivo una categoria da gestire. Non consideriamo queste persone soltanto come soggetti da accudire ma piuttosto da rendere il più possibile autonomi. E questo alleggerendo anche le famiglie da incombenze e impegni. Essenziali sono i percorsi di autonomia personale con l’obiettivo di aumentare il benessere delle persone".

 

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