Rsa Bormio, la Regione ha fatto la sua parte

Il sottosegretario richiama il Comune.

Rsa Bormio, la Regione ha fatto la sua parte
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Lo dichiara il sottosegretario Parolo.

Rsa Bormio, la Regione ha fatto la sua parte

“Si tratta dell’ennesimo atto di proroga e di fiducia nei confronti di un territorio che se da un lato non può permettersi il lusso di perdere questa opportunità, dall’altro, ha finora dimostrato di non saper rispettare tempistiche ed impegni”. A dichiararlo è il sottosegretario di Regione Lombardia con delega alle politiche per la montagna Ugo Parolo. Lo fa commentando l’approvazione, da parte della Giunta regionale, della delibera che disegna il percorso per una proroga fino al 31 dicembre 2020 della validità degli accrediti contrattualizzati a beneficio degli ospiti della Casa di riposo di Bormio. Ovviamente qualora tecnicamente si valuti che la Fondazione sia in grado di rispondere ai requisiti prescritti.

Risultato

“Abbiamo voluto evitare comunicati ufficiali prima di questo delicato passaggio amministrativo proprio per scongiurare qualunque tipo di azione che avrebbe potuto inficiare il risultato a cui noi abbiamo sempre ambito. Ora che siamo riusciti a prefigurare, per quanto di competenza di Regione Lombardia, la risoluzione della questione accrediti, credo sia opportuno rendere pubblica la nostra posizione riguardo alla quindicennale questione dell’edificazione della struttura. Peraltro già espressa in questi ultimi due anni, in più occasioni, agli amministratori locali di Bormio”.

Condivisione

“In primis occorre ricordare che il Comune di Bormio e la Fondazione della Casa di riposo si erano impegnati con Regione Lombardia a concludere i lavori entro il 31 dicembre 2017. Ad oggi nessuno sa dire con certezza se e quando inizieranno. Questi sono solo alcuni degli elementi che consiglierebbero prudenza e maggiore condivisione delle scelte, sin qui effettuate localmente, su un progetto che potrebbe costare oltre 18 milioni di euro. Realizzato senza valutare realmente ed in modo oggettivo altre alternative. Ci sono, inoltre, tanti aspetti che meriterebbero più di una riflessione. Come, ad esempio, la scelta di acquisire parte delle aree necessarie concedendo benefici edificatori a favore di privati pari a circa 1.500 mc di edilizia residenziale. Garantiti da una fidejussione pagata dal Comune di Bormio per un valore di 700.000 euro".

La Regione

 “In questo contesto ci preme ribadire la posizione di Regione Lombardia già da tempo nota al sindaco di Bormio. Regione Lombardia intende rispettare totalmente le scelte assunte del territorio. Che, però, è chiamato ad assumersi fino in fondo le proprie responsabilità a fronte di possibili criticità che dovessero manifestarsi. Se invece il territorio deciderà di procedere con un percorso di condivisione, la Regione è altrettanto pronta. In tal caso Regione Lombardia ritiene che sarebbe necessario fare una valutazione di tutte le alternative possibili, compresa quella già in corso, affidando la stessa ad un soggetto terzo qualificato, che analizzi non solo i costi realizzativi, ma anche i piani gestionali e la sostenibilità. Se questa sarà la volontà degli amministratori di Bormio, noi saremo al loro fianco".

Presentazione

“E a proposito di condivisione delle scelte giova ricordare che nonostante Regione Lombardia sia chiamata a garantire, attraverso il Fondo dei Comuni di Confine, ben 10 milioni di euro, non si è mai potuto visionare il progetto. Che, peraltro, ci risulta non sia stato presentato neanche ai cittadini di Bormio e dell’Alta Valle. Più volte gli amministratori di Bormio ci hanno palesato che questo è il progetto a cui tengono di più. Se l’amministrazione di Bormio riterrà di voler organizzare una presentazione pubblica del progetto, noi garantiremo la presenza".

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