Frontalieri, ristorni ancora a rischio

Le parole dell'assessore Brianza.

Frontalieri, ristorni ancora a rischio
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Un problema sempre attuale.

Frontalieri, ristorni ancora a rischio

Ristorni fiscali: questo è il tema dei due incontri che si terranno a Como e a Luino, organizzati dall'assessore regionale delegata ai rapporti con la Confederazione Svizzera Francesca Brianza, con i sindaci dei Comuni di frontiera che beneficiano di questo strumento.

Ristorni

I ristorni sono le tasse che i lavoratori frontalieri pagano in Svizzera e che, come da accordo fiscale del 1974, Berna restituisce in parte ai Comuni di frontiera. "Negli ultimi anni - ha dichiarato Brianza - il numero dei frontalieri, concentrati principalmente nelle Province di Varese e Como, è cresciuto notevolmente passando da circa 43.000 unità nel 2011 a quasi 53 mila nel 2015. Il numero dei lavoratori frontalieri è in costante aumento e questo comporta un conseguente incremento delle risorse ristornate ai territori". Il tema interessa molto anche la Provincia di Sondrio.

Importi

"Quest'anno - ha specificato l'assessore - le somme attribuite alle Province, in base ai criteri di Regione Lombardia, ammontano a quasi 14 milioni di euro: circa 7,6 milioni di euro alla provincia di Varese e 5,7 milioni alla provincia di Como che e verranno utilizzati per spese di manutenzione di edifici pubblici, impianti, strade, piste ciclabili. A queste risorse - puntualizza Brianza - si aggiunge la fetta più grande: 22,867 milioni di euro per i Comuni della provincia di Como e 21,743 milioni di euro per i Comuni della provincia di Varese, ripartiti dal Ministero dell'Economia e delle Finanze secondo i criteri stabiliti da Regione Lombardia".

Linfa

"I ristorni sono linfa vitale per i Comuni, per le Province e per le Comunità montane" ha dichiarato Brianza. "E' difficile immaginare di non ricevere più in futuro queste risorse. Ciò causerebbe un impoverimento dei territori di frontiera senza precedenti. Il nuovo accordo fiscale, che non prevede questa modalità di finanziamento - puntualizza Brianza - prospetta preoccupanti scenari che vogliamo scongiurare in tutti modi. Per questo motivo è oggi più che mai necessario fare squadra. Serve un'alleanza tra tutti i sindaci dei territori di frontiera, al di là del colore politico, per difendere ciò che ci spetta di diritto. Uno strumento che ci ha sostenuto negli ultimi 40 anni, che ha costituito una certezza garantita nei bilanci dei nostri enti pubblici. E che ha garantito un equilibrio nei territori di confine che vivono una situazione particolarmente delicata proprio per la loro peculiarità".

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