I nuovi voucher: un danno per il turismo

La giunta dell'Unione Cts boccia il nuovo strumento

I nuovi voucher: un danno per il turismo
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Preoccupazione tra gli operatori per i nuovi voucher: un danno per il nostro turismo e per il commercio nel pieno della stagione estiva.

Nuovi voucher: troppa burocrazia

Troppa burocrazia, lavoratori che possono riscuotere solo il mese successivo alla prestazione professionale e tanta, tantissima preoccupazione tra gli operatori del turismo. Che in Valtellina rappresentano una fetta importante degli utilizzatori dello strumento. se ne è parlato lunedì 17 luglio nella giunta dell'Unione Cts. "A nostro parere, i ‘nuovi voucher’ appena entrati in vigore sono demagogici e inutili, perché troppo complicati da utilizzare e ingessati dalla burocrazia". Lo ha detto la presidente Loretta Credaro.

Parere critico di Confcommercio

Quello valtellinese è un punto di vista che appare in linea con quanto espresso dalla Confcommercio nazionale.  Ad argomentare le criticità del provvedimento, i membri di Giunta dell'Unione, che nel corso della riunione sono entrati nel merito dei punti decisamente non graditi dagli imprenditori del commercio, del turismo e dei servizi della nostra provincia.

Tante le critiche ai nuovi voucher

Una misura pasticciata e non funzionale all'obiettivo che ci si era prefissati. Infatti, lo strumento appena introdotto si presenta appesantito da nuovi costi e adempimenti burocratici, che portano via denaro e tempo agli imprenditori. Oltre a non essere per niente in linea con la snellezza che dovrebbe invece caratterizzare una prestazione occasionale. Inoltre, se è vero che l’aspetto della tracciabilità e dei controlli risulta rafforzato attraverso la nuova piattaforma informatica, ad esso si accompagnano però scarsa chiarezza e troppo inutili vincoli legati al numero di dipendenti dell’impresa. A ciò si aggiungono nuovi orpelli sugli orari e sulla sicurezza, che risultano di non facile lettura e comprensione da parte degli operatori.

Un danno per le imprese turistiche

Secondo gli operatori, queste modalità di utilizzo dello strumento sono un danno per le imprese del turismo. Spesso, infatti, queste hanno necessità di strumenti agevoli e immediati per far fronte ai picchi di affluenza, che spesso si verificano nel pieno della stagione.

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