Cassa integrazione Lombardia stazionaria: crisi finita?

I dati mostrano una graduale e progressiva uscita dalla crisi dell’industria manifatturiera lombarda

Cassa integrazione Lombardia stazionaria: crisi finita?
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L’economia lombarda sta gradualmente uscendo dalla crisi. Lo conferma anche l’elaborazione condotta dal dipartimento Mercato del Lavoro Cisl Lombardia sulla base dei dati Inps relativi al 2° e 3° trimestre 2017. In termini generali la cassa integrazione è stazionaria (13.711.118 di ore nel 2° trimestre, 13.727.883 nel 3°), anche se si registrano significative differenze interne legate alle tipologie di cassa integrazione, ai territori e ai settori.

Cauto ottimismo

“I dati mostrano una graduale e progressiva uscita dalla crisi dell’industria manifatturiera lombarda - commenta il valtellinese Mirko Dolzadelli, segretario regionale Cisl Lombardia con delega al Mercato del lavoro -. Si conferma il cauto ottimismo segnalato nel corso dell’anno e si evidenzia l’avvio di una fase di ripresa e di un migliore utilizzo delle politiche passive”.

Settori metalmeccanico e chimico

La cassa integrazione ordinaria si riduce in tutta la Lombardia - tranne nei territori di Milano e Lodi – ed il calo è dovuto per più dell’80% al miglioramento congiunturale dei settori metalmeccanico e chimico, seguiti dai settori edile e cartai poligrafici. A Milano e Lodi si registra invece una crescita della cassa ordinaria nel settore moda e nel metalmeccanico. Quest’ultimo ha un andamento contraddittorio, che vede un miglioramento complessivo nella regione e insieme un peggioramento nel territorio di Milano.

Aumento cassa integrazione straordinaria

La cassa integrazione straordinaria registra un aumento totale delle ore dovuto in particolare ai settori metalmeccanico e chimico che hanno entrambi un incremento di circa 1 milione e 200mila ore di cassa straordinaria. In particolare il peggioramento si registra nei territori di Milano e Bergamo. L’incremento totale della cigs resta contenuto grazie al calo significativo registrato nel settore moda. L’incidenza della cassa integrazione in deroga sul totale è bassa, meno del 10%. L’unica variazione significativa in termini assoluti è registrata nei settori commercio e agro-alimentare. I settori maggiormente interessati da un peggioramento sono il chimico e in modo meno marcato il settore cartai poligrafico, entrambi soprattutto per l’andamento della cassa straordinaria nel territorio di Bergamo.

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