Referendum Autonomia, Parolo: Del Barba chiede ciò che c'è già

Il leghista contro l'esponente del Pd: E' in ritardo di tre anni

Referendum Autonomia, Parolo: Del Barba chiede ciò che c'è già
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Referendum Autonomia: è scontro tra Mauro Del Barba e Ugo Parolo. Il leghista: "Chiede quello che c'è già".

Referendum Autonomia: la replica

"Fa piacere che il senatore Del Barba, strenuo sostenitore della riforma costituzionale iper-centralista, bocciata dai cittadini con il referendum del 4 dicembre scorso e che di fatto avrebbe cancellato la provincia di Sondrio e paralizzato l'erogazione dei servizi ai cittadini, si sia finalmente convinto che la strada dell'autonomia sia quella giusta. Meglio tardi che mai". Lo ha detto il sottosegretario regionale Ugo Parolo in risposta alla proposta del senatore del Pd. Del Barba aveva chiesto un referendum aggiuntivo a quello del 22 ottobre per ottenere più autonomia per la Provincia di Sondrio.

Parolo: Chiede quello che già c'è

Parolo aggiunge: "Ottima idea quella di chiedere contestualmente all'autonomia regionale anche quella più specifica per la nostra Provincia, purché non si chieda ciò che già si possiede. Il senatore forse non rammenta che Regione Lombardia (a differenza della Regione Veneto con la Provincia di Belluno) ha già trasferito a Sondrio tutte le funzioni con legge regionale 19 del 2015". E insiste: "Il senatore è in ritardo di tre anni. Quello che chiede è già stato fatto. La Regione, con l'approvazione della Legge di riforma del sistema delle autonomie in Lombardia, ha riconosciuto la specificità dei territori montani e trasferito alle Provincia di Sondrio sostanzialmente tutte le funzioni nella propria disponibilità".

Il leghista fa qualche esempio

La Provincia di Sondrio (unica Provincia a statuto ordinario in Italia) gestisce i soldi del demanio idrico, ha la titolarità per il rinnovo delle concessioni idroelettriche delle dighe e partecipa direttamente alla formazione delle leggi regionali con un apposito Comitato paritetico. Ora tocca allo Stato riconoscere alla Provincia di Sondrio quell'autonomia di cui avrebbe diritto. A cominciare dall'elezione diretta del  presidente. E alla possibilità di trattenere i soldi dei valtellinesi: oggi lo Stato si prende il 97% dei tributi provinciali. E riconoscere le competenze legislative come è avvenuto per la Provincie autonoma di Trento e di Bolzano".

 

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