Himalaya & Karakorum raccontati da Maurizio Folini, Marco Farina e Marco Majori

Grande partecipazione alla serata del 20 agosto

Himalaya & Karakorum raccontati da Maurizio Folini, Marco Farina e Marco Majori
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La Proloco di Valfurva, sotto il patrocinio del C.A.I. ed in particolare delle sezioni di Valfurva, Bormio e Valdidentro, ha organizzato presso l’auditorium delle scuole di S. Antonio Valfurva una riuscitissima serata alpinistica - martedì 20 agosto 2019 - a cui hanno preso parte il noto pilota di elicottero valtellinese (Chiuro) Maurizio Folini e gli alpinisti Michele Compagnoni, Marco FarinaMarco Majori.

Grande la partecipazione

Serata veramente partecipata e soprattutto auditorio gremitissimo per la serata: “Himalaya & Karakorum: due mondi alpinistici distinti, ma accomunati da …” durante la quale si sono affrontate molte tematiche legate all’alta montagna ed in particolare proprio a questi due mondi così diversi, come l’Himalaya e il Karakorum.

Per dovere di cronaca va precisato che la serata  era stata prevista in quel di Santa Caterina Valfurva presso il polifunzionale, ma purtroppo a causa del perdurare della chiusura della S.P. 29 del Gavia (tratto Sant’Antonio – Santa Caterina Valfurva)  ciò non è stato possibile. A tale proposito si ringrazia Luciano Bertolina e tutto il C.A.I. della Valfurva per avere messo a disposizione l’auditorio,  Alvaro Pedranzini per la squisita collaborazione e al Gruppo Amici Anziani di Valfurva per il lauto e luculliano spuntino.

Himalaya & Karakorum

Dopo i saluti da parte di Angelo Schena (sezione Valtellinese del C.A.I.), di Luciano Bertolina (C.A.I. della Valfurva) e di Matteo Schena (C.A.I. di Bormio), hanno preso la parola i protagonisti (assente giustificato causa impegno lavorativo all’ultimo momento, Michele Compagnoni), Maurizio Folini (Chiuro), Marco Farina (Aosta) e Marco Majori (Bormio), questi ultimi due appartenenti alla Sezione Militare Alta Montagna dell’Esercito con sede a Courmayeur.

Presentati alcuni filmati e alcune diapositive che hanno  letteralmente incantato tutti i presenti (tra questi molti turisti); un confronto diretto e franco tra due mondi alpinisti vissuti  in modi e momenti diversi dagli alpinisti e dal pilota di elicottero e in modo particolare la differenza sostanziale tra il gettonato Himalaya e il solitario Karakoram.

Durante la serata Folini ha raccontato di come sono organizzati i soccorsi in Nepal e in Pakistan, interventi in “long – line” oppure in “hovering” ed in particolare l’esperienza di pilota di elicottero riferita all’ultima stagione aprile/maggio 2019 primaverile presso la montagna più alta del Pianeta (Everest – 8848 metri).Everest, straordinaria montagna che spesso e purtroppo  viene maltrattata per quanto riguarda i tanti rifiuti abbandonati e le innumerevoli spedizioni commerciali.

A seguire è stata la volta della meravigliosa zona del Karakorum ed in particolare del G4 (Gasherbrum IV – 7980 metri) e della spedizione nel luglio 2018 (in occasione dei sessant’anni dalla prima scalata - 1958 e dove perse la vita Maurizio Giordano) di Farina e Majori narrato con il supporto di un suggestivo filmato. Hanno partecipato anche la guida alpina Daniele BernasconiValerio Stella.

A conclusione un altro straordinario filmato sulla loro attività alpinistica italiana e in preparazione alla spedizione di cui parleremo più avanti, ovvero della prima ripetizione - in inverno - 2019 - della via diretta della parete ovest del Cervino – in tedesco “Matterhorn” (4478 metri).

Da ricordare, infine, che Marco Farina, Marco Majori e Federico Secchi a settembre 2019 partiranno per una nuova avventura alpinistica in terra “himalayana” ed in particolare alla conquista di un “settemila” (7140 metri – Nemjung – cresta Nord - Nepal).

Il coro

La piacevole serata è stata allietata dal coro de “La Bajona” di Bormio - diretto da Amos Sertorelli – che ha proposto in apertura due brani dal titolo “Monte Bianco” (Silvio Deflorian) e Rifugio Bianco (Bepi De Marzi); mentre la conclusione ha commosso tutti i presenti quando i coristi hanno intonato “Benja Càlastoria” e soprattutto lo struggente “Signore delle Cime” - entrambi i brani del celeberrimo maestro vicentino Bepi De Marzi - dedicato in particolare a tre alpinisti scomparsi in questi ultimi anni, ovvero nel luglio 2018  l’italiano Maurizio Giordano (G4 - Karakorum), nell’aprile del 2017 (Nuptse – Khumjung – Nepal – Everest – Campo1) lo svizzero Ueli Steck e nel luglio del 2008 l’altoatesino Karl Unterchirker sulla parete Rakhiot del Nanga Parbat (Himalaya).

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