448 cuccioli di capriolo salvati con i droni

Successo per l'iniziativa ideata per salvare gli animali selvatici.

448 cuccioli di capriolo salvati con i droni
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Pieno successo per l'innovativa iniziativa del Canton Grigioni che durante la scorsa primavera ha impiegato droni dotati di termocamere per individuare nei campi cuccioli di capriolo che altrimenti avrebbero rischito di rimanere vittime dello sfalcio dei prati.

Strage di cuccioli

Le mamme infatti nascondono i propri cuccioli nell’erba alta per proteggerli. Quando si avvicina una falciatrice, che avanza a una velocità di 20 km/h, i cuccioli di capriolo non hanno alcuna chance, né quelli che fuggono né quelli che si acquattano. Finiscono nella falciatrice e vengono fatti a pezzi o lasciati nell’erba gravemente feriti rovinando così anche il raccolto.

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Progetto in Svizzera

Dopo i primi tentativi andati a buon fine effettuati nell'estate 2018 in Engadina Bassa, il progetto è stato esteso ad altre zone del Cantone. Insieme l'Ufficio per la caccia e la pesca e il Parco naturale Beverin hanno messo a disposizione un'ulteriore tecnica per individuare cuccioli di capriolo. Sono stati acquistati 19 droni e formati 150 piloti ed effettuati 1.123 interventi degli scorsi mesi.

Ricerca

Il metodo di ricerca con i droni però continua a essere pensato come complemento alla prassi convenzionale che viene praticata tuttora. - Scrivono dall'Ufficio Caccia e Pesca del Canton Grigioni - Con il metodo convenzionale applicato per salvare cuccioli di capriolo, agricoltori e cacciatori perlustrano insieme a piedi i prati e i pascoli. Utilizzando spaventapasseri, impiegando sostanze aromatiche e formando catene umane per la ricerca si tenta di trovare cuccioli di capriolo e di marcarli oppure di cacciarli dal campo. Dato che gli animali si mimetizzano bene, accade regolarmente che dei cuccioli di capriolo non vengano visti.

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