Anche Salvini sostiene la “battaglia” del papà di Ricky Galbiati

Il vicepremier ha pubblicamente tessuto le lodi dell'iniziativa del papà che ha perso il figlio 15enne per un infarto mentre sciava all'Aprica.

Anche Salvini sostiene la “battaglia” del papà di Ricky Galbiati
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Donazione organi e anonimato: anche il vicepremier Matteo Salvini sostiene la “battaglia” del papà lecchese Marco Galbiati, che ha perso il figlio 15enne. La donazione degli organi del ragazzo ha permesso a diverse persone di tornare a vivere (o di vivere meglio). Salvini ha pubblicamente tessuto le lodi del lecchese e della sua iniziativa per riformare la legge 91/1999.

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Anche Salvini sostiene la “battaglia” di papà Galbiati

“Esiste un mondo del volontariato che spesso fa ciò che lo Stato non può o non vuole fare” ha esordito il Ministro Matteo Salvini. “Giovedì ho incontrato Marco Galbiati che è un papà e un imprenditore che ha perso il figlio 15enne per un infarto sciando all'Aprica. Da quella che è una tragedia ha messo in piedi una associazione di volontariato per portare avanti una battaglia normativa che non conoscevo e che ora vedremo come potrà camminare con le sue gambe. Gli organi di quel ragazzo infatti hanno salvato sei o sette persone”.

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“Il tuo cuore la mia stella”

Come riportato dal nostro quotidiano online GiornalediLecco.it il vicepremier Salvini ha fatto riferimento a “Il tuo cuore la mia stella”, il sodalizio fondato da Galbiati che promuove iniziative nel campo dello sport e della cucina. Ma il principale obiettivo dell’associazione è quello di  modificare la legge 91/1999 sulla donazione degli organi al finetogliere l’obbligo dell’anonimato.

In altre parole lo scopo è quello di dare ai familiari del donatore e al ricevente la possibilità di incontrarsi e di conoscersi se entrambi lo desiderano.

La petizione lanciata da Galbiati su change.org (clicca qui per leggerla) ha già superato quota 47mila firme.

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