Assemblea generale della Camera del Lavoro di Sondrio

Per l'occasione è stata eletta la Segreteria della Cgil

Assemblea generale della Camera del Lavoro di Sondrio
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In occasione dell'Assemblea generale della Camera del Lavoro di Sondrio, riunitasi a Forcola il 15 gennaio 2019, è stata eletta a maggioranza la Segreteria della Cgil di Sondrio.

Assemblea generale della Camera del Lavoro di Sondrio

Come anticipato dal Segretario generale in occasione del Congresso provinciale che si è svolto a Chiavenna a fine ottobre, Guglielmo Zamboni ha avanzato ai componenti l'Assemblea generale la proposta di una Segreteria in continuità con la Segreteria uscente: Vittorio Boscacci, Claudio Bottà, Martina Mozzi, Michela Turcatti, che lo accompagneranno e affiancheranno nelle scelte programmatiche, politiche e organizzative dell'organizzazione sindacale provinciale.
L'Assemblea generale, nel corso dei suoi lavori, ha assunto all'unanimità un ordine del giorno proposto e presentato dalla Segretaria generale della Filcams di Sondrio, Marina Pensa, relativamente al cambio di appalto e al taglio delle ore lavorative per i dipendenti, avvenuti a fine anno, per il personale occupato nelle pulizie e disinfezione presso l'Asst e Ats (LEGGI QUI) provinciali che riportiamo integralmente qui di seguito

Ordine del giorno

L'Assemblea generale della Camera del Lavoro di Sondrio, riunito a Forcola (SO) il 15 gennaio 2019 esprime piena solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori che lavorano nell'appalto di pulizia e disinfezione presso la ASST e ATS della nostra provincia.
Come è stato reso noto, infatti, la gara per il cambio appalto è stato vinto dall'azienda Dussmann Service Srl con un ribasso del 30% sulla base d'asta iniziale e tale ribasso, di conseguenza viene fatto pagare a chi lavora nel settore.

La forte diminuzione oraria, anche al di sotto del minimo contrattuale e senza che nulla sia stato cambiato nel capitolato dei lavori da svolgersi, sicuramente arreca un grave danno economico ai dipendenti che già avendo contratti a tempo parziale subiscono un'ulteriore importante decurtazione dello stipendio. Inoltre, l'orario attivato dalla Dussmann Service Srl, non risulterà sufficiente a svolgere un "buon lavoro" di pulizia e sanificazione come lo era in precedenza e come deve essere in luoghi quali un ospedale o un recapito ATS.

La CGIL di Sondrio chiede alla committenza e alla società vincitrice dell'appalto di assumersi le relative responsabilità al fine di garantire i diritti dei malati e di tutta la cittadinanza a poter usufruire di luoghi di cura adeguatamente puliti e rispettosi della dignità delle persone e chiede garanzia per i 110 lavoratori dell'appalto di un numero di ore consono all'importanza del lavoro da svolgere al di fuori di logiche prettamente di mercato.

La CGIL di Sondrio si impegna ad attivare tutte le azioni che riterrà più utili, a partire dalla necessaria sensibilizzazione nei confronti della popolazione, per favorire un epilogo positivo alla vicenda. In provincia di Sondrio, stiamo parlando di 95 persone per gli ospedali e di 15 presso l'ex ASL, mentre per la provincia di Como sono interessate 11 persone presso l'ospedale di Menaggio e 5 presso ex ASL.

Sicuramente due sono i problemi rilevanti: uno riguarda il servizio stesso che, trattandosi di un luogo come l'ospedale e l'ex Asl, necessita non solo del tempo necessario per la quotidiana pulizia e disinfezione, ma di operazioni complesse e delicate quali il risanamento che significa l'insieme delle operazioni utili a rendere esente da qualsiasi rischio i locali ospedalieri. L'altro problema riguarda l'importante diminuzione del monte ore che al momento non ci è ancora stata data in dettaglio per singoli lavoratori. Dobbiamo ricordare che questi lavoratori e lavoratrici, ad eccezioni di pochissime persone, han tutti un contratto part-time e con ore anche limitate, quindi per molti di loro diverrebbe ancor più difficile arrivare a fine mese. C'è da chiedersi come sia possibile un tale ribasso e come questo avvenga tramite l'appalto di Regione Lombardia su piattaforma ARCA, senza che questa detti regole minime per i diritti di chi lavora e per i diritti dei malati. Chi lavora in un appalto oramai si sente al pari di un precario nonostante le condizioni poste dal contratto nazionale per il passaggio dei lavoratori. Durante l'incontro presso l'Ispettorato del Lavoro chiederemo alla committenza e alla società vincitrice dell'appalto di assumersi le relative responsabilità al fine di garantire i diritti dei malati e di tutta la cittadinanza a poter usufruire di luoghi di cura adeguatamente puliti e rispettosi della dignità delle persone e chiederemo garanzia per i lavoratori dell'appalto di un numero di ore consono all'importanza del lavoro da svolgere al di fuori di logiche prettamente di mercato. In quella occasione sapremo con maggior dettaglio la situazione e siamo pronti a mettere in atto tutte le azioni necessarie affinché si scongiuri tale taglio a partire dalla proclamazione dello stato di agitazione dei dipendenti dell'appalto e chiederemo l'intervento delle Istituzioni al fine di ripristinare le condizioni precedenti.

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