Cure palliative, al via il secondo corso organizzato dall’ATS della Montagna

La prima edizione del corso si è svolta a Sondrio per le strutture operanti nel Distretto Valtellina Alto Lario, mentre la seconda edizione, in programma dal 20 di aprile a giugno, si terrà a Esine per le strutture operanti nel Distretto della Valcamonica.

Cure palliative, al via il secondo corso organizzato dall’ATS della Montagna
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Si è conclusa a fine marzo la prima edizione del “Corso periferico di 1° livello per professionisti delle reti locali di cure palliative”, rivolto ai professionisti sanitari delle strutture pubbliche o private accreditate e ai medici di medicina generale, organizzato e promosso dall’ATS della Montagna in base a quanto previsto dal DGR n. 5918 del 28 novembre 2016 con il quale Regione Lombardia ha disposto l’evoluzione del modello organizzativo delle cure palliative grazie all’istituzione di una rete locale dedicata.

Guidata dal dottor Fabrizio Limonta

Sotto la direzione scientifica della Direzione Socio Sanitaria dell’ATS della Montagna, guidata dal dottor Fabrizio Limonta, la prima edizione dell’evento formativo ha visto la partecipazione di 56 operatori fra medici, psicologi, infermieri, assistenti sociali ed operatori socio sanitari. Si conferma così il grande interesse che tale argomento suscita anche nel territorio di competenza dell’ATS della Montagna. La prima edizione del corso si è svolta a Sondrio per le strutture operanti nel Distretto Valtellina Alto Lario, mentre la seconda edizione, in programma dal 20 di aprile a giugno, si terrà a Esine per le strutture operanti nel Distretto della Valcamonica.

Reti Locali di Cure Palliative

 

“L’evento – commenta il Direttore Socio Sanitario, Fabrizio Limonta – si inserisce tra le iniziative promosse dalle Reti Locali di Cure Palliative recentemente costituite dall’ATS che comprendono le due ASST in qualità di enti capofila, le strutture accreditate a contratto per l’erogazione dell’assistenza, i medici di medicina generale e le associazioni di volontariato impegnate nel sostegno alla rete dei servizi. La finalità – prosegue – è quella di promuovere il miglioramento delle cure sia attraverso la diffusione delle buone pratiche cliniche ed assistenziali in coerenza con i principi etici e nel rispetto delle recenti normative nazionali e regionali sia di favorire lo sviluppo di una reale integrazione tra i diversi soggetti coinvolti finalizzata ad assicurare la continuità delle cure tra ospedale e territorio in risposta ai dei bisogni dei malati e delle loro famiglie”.

Nell’ATS della Montagna

La rete dei servizi che offrono percorsi di cure palliative è costituita nell’ATS della Montagna da una serie di strutture che garantiscono sia prestazioni in regime di ricovero sia di assistenza domiciliare, cosi distribuite nel territorio:

nel Distretto Valtellina Alto Lario sono presenti due Hospice dell’ASST a Sondalo e Morbegno e servizi di assistenza domiciliare cure palliative gestiti dalla stessa ASST Valtellina Alto Lario e dagli Enti accreditati Associazione Accanto ONLUS, Fondazione Casa di Riposo Ambrosetti Paravicini ONLUS, L’Arca società cooperativa sociale, Associazione Chicca Raina ONLUS, Camedi s.r.l.

nel Distretto Valcamonica sono presenti due Hospice gestiti uno dall’ASST Valcamonica ad Esine ed uno dall’ente Vallecamonica Solidale società cooperativa sociale ONLUS a Pisogne. Sono inoltre presenti i servizi di assistenza domiciliare cure palliative gestiti da Fondazione ONLUS Santa Maria della Neve, Cooperativa Sociale Sebina società cooperativa a r.l. ONLUS, Studio Infermieristico Associato di Ferrari e Filippini Associati, Camedi s.r.l.

L’attività dei diversi enti è coordinata da un apposito Tavolo di Indirizzo costituito dall’ATS della Montagna con la partecipazione di tutti i soggetti interessati e dalle associazioni di volontariato con la finalità di promuovere lo sviluppo di criteri e protocolli condivisi in materia di miglioramento dei percorsi di cura e di formazione continua degli operatori nonché di definire le modalità di integrazione dei diversi servizi del sistema per una reale presa in carico dei pazienti e la continuità delle cure.

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