Fallimento Casinò di Campione, i sindacati: "Situazione drammatica, dov'è la politica?"

La Cgil chiede l'intervento della politica e delle istituzioni.

Fallimento Casinò di Campione, i sindacati: "Situazione drammatica, dov'è la politica?"
Pubblicato:
Aggiornato:

La Cgil si esprime sulla situazione, dai sindacati stessi definita “drammatica”, del fallimento Casinò di Campione d’Italia.

Fallimento Casinò di Campione: “Situazione drammatica”

Il fallimento di un’azienda è sempre un evento fortemente negativo per i lavoratori e per l’economia generale di un territorio. Il caso del Casinò di Campione d’Italia è ancor più complesso. “In un comune con meno di 2mila abitanti – commenta Giacomo Licata, segretario generale Cgil Como –  fallisce l’unica azienda del territorio che occupa 500 persone. Inoltre, si dice che il Comune dovrebbe passare dagli attuali 104 dipendenti a circa 20. Inutile, quindi, sottolineare quanto sia drammatico il momento”.

Il silenzio della politica

“Fra le istituzioni – aggiunge Licata –  e chi ha responsabilità di Governo nessuno ha sentito l’esigenza di portare solidarietà ai lavoratori e soprattutto preoccuparsi di analizzare con i soggetti coinvolti le possibili soluzioni. A Campione  c’è un problema di ordine pubblico e di tenuta sociale di una comunità. Il nostro territorio, che tra l’altro esprime importanti figure sia in Regione sia nel Governo e, ha urgente bisogno di attenzione. Chiediamo al Ministero degli Interni, al Prefetto e alle istituzioni politiche ed economiche tempestivi interventi”. Parole dure contro la classe dirigente espressione del territorio comasco che non è intervenuta sul tema del fallimento della casa da gioco.

“Per quanto riguarda l’azione sindacale, siamo impegnati a tutelare i lavoratori utilizzando tutte le procedure che le norme consentono, a cominciare da una richiesta di incontro ai curatori per verificare se possono esserci le condizioni per disporre l’esercizio provvisorio, che eviti la sospensione delle attività economiche senza retribuzione”.

Uil: “Non è vero che non esistono vie d’uscita”

“Siamo molto preoccupati per la sorte di oltre 600 famiglie. Circa 500 dipendenti del Casinò e 102 dipendenti comunali, i quali quest’ultimi, non ricevono lo stipendio da metà febbraio oltre alla tredicesima 2017. Una situazione insostenibile per i lavoratori e le loro famiglie”. Così Michelangelo Librandi, Segretario Generale della UIL-FPL.

“Il Commissario del Comune ha bocciato il piano di risanamento del Comune ed il Casinò di Campione d’Italia è stato dichiarato fallito. La situazione per molti cittadini e lavoratori sta diventando davvero drammatica: servizi completamente cancellati e impossibilità di far fronte alle spese familiari più basilari- prosegue il sindacalista, che conclude – è necessario un intervento urgente del Governo, che, insieme ai rappresentanti delle istituzioni locali e alle parti sociali possa trovare una soluzione che permetta la salvaguardia dei posti di lavoro ed il pagamento degli stipendi e degli arretrati. Non è vero che non esistono vie d’uscita: sicuramente è una situazione complessa ma una buona politica sa e deve trovare soluzioni condivise”.

TORNA ALLA HOME E GUARDA TUTTE LE ALTRE NOTIZIE IN MENU

Seguici sui nostri canali