Incontri variabili a Cloe

Dal 13 settembre.

Incontri variabili a Cloe
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Fotografie in movimento a cura di Hans-Jörg Bannwart.

Incontri variabili a Cloe

La Galleria Pgi di Poschiavo diventa spazio di un’installazione creata dal fotografo poschiavino Hans-Jörg Bannwart e ispirata a una delle città invisibili di Italo Calvino. I due concetti gravitazionali dell’insieme sono il viaggio e l’incontro. Il progetto non si presenta come una semplice mostra, ma come un’installazione dove il visitatore viene confrontato con l’insieme, dove ogni immagine – anche se porta la firma di Bannwart – è un elemento fondamentale e integrante del tutto. Due i motivi fondanti di questo percorso: il viaggio e l’incontro. Negli ultimi dieci-quindici anni Bannwart, nei suoi viaggi di lavoro o durante le sue ferie, si è sempre fatto accompagnare dalla sua macchina fotografica. Numerosi quindi gli scatti nei diversi angoli del mondo per immortalare un momento inconsueto e intrigante, pulsante di brio vitale. Il viaggio – come per Marco Polo nella conversazione con il Kublai Khan – è la fonte inesauribile dell’ispirazione artistica. Bannwart non lo si può infatti considerare “turista fotografante”, bensì fotografo-viaggiatore aperto alla scoperta e alla sorpresa.

Incontro

Il tema dell’incontro, invece, è il concetto fondamentale della “città invisibile” di Cloe: "A Cloe (…) le persone che passano per le vie non si conoscono. Al vedersi immaginano mille cose l'uno dell'altro, gli incontri che potrebbero avvenire tra loro, le conversazioni, le sorprese, le carezze, i morsi. Ma nessuno saluta nessuno, gli sguardi s'incrociano per un secondo e poi si sfuggono, cercano altri sguardi, non si fermano". Gli incontri stimolano l’immaginazione che è in questa città "una vibrazione lussuriosa" che la muove come se fosse "una giostra delle fantasie". In quest’installazione l’incontro s’instaura a più livelli: tra il fotografo e i soggetti o i luoghi fotografati, incontro tra le immagini proposte e i visitatori, incontro anche tra le diverse fotografie disposte in maniera che possano dialogare fra loro e influenzarsi. Nella prima sala l’allestimento è prettamente fotografico, mentre il secondo locale è adibito a piccola sala cinematografica, dove sarà proiettato un filmato che alterna e affianca fotografie e brevi videoclip. L’effetto sarà quello di un dialogo-diverbio, tramite il quale le immagini manifesteranno il loro significato. Vernissage
 venerdì 13 settembre ore 18.00. Fino al 22 settembre.

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