"La mafia è una colonizzazione"

Il magistrato Alessandra Dolci ospite della Bps.

"La mafia è una colonizzazione"
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La sala Besta della Banca Popolare di Sondrio ieri, venerdì 14 dicembre, non è riuscita a contenere il folto pubblico giunto per ascoltare l'intervento del magistrato antimafia Alessandra Dolci che ha parlato di "Riciclaggio e criminalità: il ruolo delle banche nella prevenzione".

"I dati sono allarmanti"

"La mafia è una vera e propria colonizzazione e i dati sono allarmanti". Così ha esordito Dolci, procuratore della Repubblica aggiunto e coordinatore della Direzione distrettuale antimafia di Milano e dell’Ufficio misure di prevenzione, alla serata di ieri, quale ospite della Bps. Ad introdurla il presidente della banca Francesco Venosta, affiancato dal consigliere delegato Mario Alberto Pedranzini. "Contro la criminalità organizzata la magistratura e le forze dell'ordine da sole non vanno da nessuna parte - ha spiegato - C'è bisogno dell'aiuto di tutti, perché ognuno nel suo piccolo può aiutare le istituzioni preposte al contrasto, anche i media". Il magistrato antimafia ha quindi spiegato che la 'Ndrangheta esiste da una cinquantina di anni ed imponenti furono le operazioni svolte negli anni Novanta per il contrasto a traffici di droga e ad estorsione. Poi ci fu un vuoto di 15 anni in cui si registrò anche una scarsa attenzione da parte dei media nazionali. Dopo di che nel 2010 vennero arrestate ben 300 persone tra Milano e Reggio Calabria. Un segnale chiaro che c'è stata nel tempo una sottovalutazione del problema. Nel Nord Italia abbiamo gli anticorpi contro la mafia, ma non hanno funzionato".

"Oggi i mafiosi si sono resi invisibili"

"Nel 2010 il prefetto di Milano disse che la mafia non esiste. Poi ritrattò le sue dichiarazioni, dicendo che si trattava di "giri" imprenditoriali più che di spari ed estorsioni - ha riferito Dolci -  Come a dire che i mafiosi sono diventati imprenditori e quindi possiamo stare tranquilli? Nel 2010 abbiamo assistito agli ultimi omicidi di mafia in Lombardia. Da allora non se ne sono più verificati. Cosa significa: che abbiamo domato i mafiosi o che si sono resi invisibili e si sono mimetizzati? Sono convinta della seconda ipotesi. Hanno imparato a fare sistema con il nostro mondo imprenditoriale". Dolci ha infatti spiegato che offrono servizi illegali alle imprese (come quelli per lo smaltimento dei rifiuti) o di recupero crediti. Offrono protezioni alle imprese a 360 gradi, consentendo a loro di sbaragliare la concorrenza. Poi però l'imprenditore sarà nelle mani del crimine organizzato: un aspetto che tenderà a sottovalutare".

"Siete una provincia un po' isolata e questa è la vostra salvezza"

"La provincia di Sondrio è un po' isolata e questa è la vostra fortuna". Ha spiegato Dolci, la quale tuttavia ha  riferito che seppur marginalmente anche la nostra valle è stata coinvolta da indagini riguardanti attività della mafia di stampo calabrese. "Nel 2009 abbiamo monitorato le conversazioni di alcuni soggetti che stavano organizzandosi per la spartizione di lavori in Valtellina per la variante di Morbegno. Sulla vicenda indagò il Nucleo investigativo dei Carabinieri di Monza. Poi venne fuori che a queste persone sotto indagine  tutto sommato l'opera non conveniva più di tanto". Dolci ha poi affermato che: "Nella battaglia contro la mafia il fallimento non è un'opzione. Il pericolo può riguardare anche il vostro territorio".

"Le banche hanno un ruolo strategico"

Dolci ha sottolineato che contro la mafia le banche hanno un ruolo fondamentale, nel segnalare le operazioni sospette, come dal testo unico antiriciclaggio. "Le segnalazioni vengono trasmesse alla Procura nazionale antimafia - ha spiegato - e queste sono fonti di informazioni fondamentali. Le banche possono aiutare tantissimo. Anche il semplice impiegato può fare tanto attraverso la segnalazione. E non si tratta solo di atti puramente burocratici, poiché hanno soprattutto un significato etico". E ancora: "Non sono mai contenta quando eseguo una misura cautelare. Gioisco piuttosto quando sequestriamo patrimoni alla criminalità organizzata che poi riusciamo a consegnare alla collettività per usi sociali. Noi sequestriamo immobili e anche aziende, ma dobbiamo anche aiutare le imprese confiscate". E infine: "La legalità conviene a tutti. Stare con lo Stato è la scelta vincente. Forza, avanti insieme!".

 

 

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