Missioni nello spazio grazie ad un valtellinese, "Non tornerei in Italia"

Una lunga carriera di grande impegno e importanti successi

Missioni nello spazio grazie ad un valtellinese, "Non tornerei in Italia"
Pubblicato:
Aggiornato:

C'è chi al mattino per lavoro si reca in ufficio, chi in negozio o in fabbrica e chi allo... Space Park. E' un impiego decisamente entusiasmante e stimolante quello che svolge Beppe Catanese, 45 anni, di Sondrio, ma ormai olandese di adozione. Il valtellinese lavora infatti per la società inglese Sapienza Consulting, specializzata nella realizzazione di sistemi informatici, di sicurezza e consulenza per l'Agenzia spaziale Europea (Esa). Vive ad Amsterdam ed ogni giorno si reca a Noordwijk, nello Space Park dove lavora.

Progetti che riguardano la Stazione spaziale internazionale

«Ci occupiamo di creare sistemi per progetti di comunicazione e supportiamo, tramite i servizi informatici, coloro che disegnano i satelliti che poi vengono lanciati nello spazio con a bordo la strumentazione necessaria agli studi e ai vari esperimenti. Siamo invece coinvolti solo marginalmente nei progetti che riguardano la Stazione spaziale internazionale, quella, per intenderci, che ha accolto per diversi mesi la “nostra” Samantha Cristoforetti». Alla domanda su quale sia la più grande soddisfazione che questo lavoro gli regali, risponde: «Tutto ciò che si studia, che si progetta e che si testa nel nostro contesto lavorativo viene poi solitamente utilizzato anche per scopi diversi da quelli... spaziali. Le ricerche che si eseguono ad esempio sono utili in svariati campi: dalla medicina allo studio del clima fino anche alla produzione dei tessuti e materiali vari. E’ entusiasmante vedere come i progressi che si portano avanti nello Space Park servano, come detto, anche alla nostra salute e al benessere dell’uomo in generale».

Beppe Catanese in Olanda dal 2000

Catanese, che è responsabile del team di sviluppo, vive in Olanda dal novembre del 2000 e dice, sorridendo, «ho vissuto il cambio della moneta: dal fiorino all’euro». E ai cambiamenti Beppe è abituato da tempo, visto che ha già lavorato in precedenza all’estero. Nato il 13 luglio 1972 a Milazzo, ma poi trasferito con la famiglia a Sondrio dove ha sempre vissuto, si è diplomato in Ragioneria (Programmatore) e ricorda quando negli anni Ottanta usava uno dei primi computer: il Commodore 64. Nel ‘96 si è laureato in Scienze dell’Informazione a Milano e ha anche un passato nel mondo dello sport, visto che ha giocato nelle Giovanili del Sondrio Calcio.

Da Sondrio ad Amsterdam

«Anziché il servizio militare ho preferito scegliere quello civile - racconta Catanese - Ho lavorato con i disabili a Sondrio ed è stata un’esperienza bellissima e, umanamente, molto utile. Poi nel giugno del ‘98 ho cominciato a cercare lavoro. Mi avrebbero assunto all’Ibm a Milano, ma ho rifiutato un posto sicuro per avventurarmi all’estero. Così ho contattato una società in Inghilterra che si occupa di scommesse on-line, la Eurobet. Mi ero proposto ovviamente di lavorare per la parte informatica. Mi hanno accettato e così mi sono trasferito a Woking vicino a Londra. Lassù sono rimasto due anni e mezzo. Ho imparato bene la lingua inglese e ho vissuto un’esperienza bella e stimolante. E’ stato entusiasmante soprattutto confrontarsi con molti altri “espatriati” come me e provenienti da Stati e culture differenti. Ogni giorno era una scoperta. Per necessità devi aprire la mente e in quei contesti riscopri anche te stesso». E la voglia di esplorare ha poi portato Beppe in Olanda a lavorare per lo... spazio. Vive con la sua compagna gallese, Penny, dalla quale ha avuto due bambini, Sebastian e Romeo, che parlano inglese, italiano e olandese.

"Non tornerei in Italia"

«Non credo che tornerei a lavorare in Italia - commenta - Il nostro è un bellissimo Paese, ricco di paesaggi meravigliosi ed eccezionali risorse umane, ma, a mio avviso, a livello professionale ha poco da offrire se si ha voglia di intraprendere una carriera in uno specifico settore. Nel Nord Europa in ambito lavorativo ad esempio ti viene data ampia libertà ma anche molta responsabilità. Devi infatti saper ripagare la fiducia con i risultati e l’impegno». Agli studenti valtellinesi consiglia: «Imparate l’inglese e coltivate la passione per tutto ciò che riguarda lo spazio: ciò vi potrà offrire opportunità di studio e lavoro molto interessanti». Proprio come è capitato a lui.

Seguici sui nostri canali