Ovetti Kinder: bufera sulla sorpresa “razzista”

La Ferrero: "Ci scusiamo con chi si è sentito offeso".

Ovetti Kinder: bufera sulla sorpresa “razzista”
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Ovetti Kinder: bufera sulla sorpresa “razzista”. E’ un pupazzetto che ricorderebbe due cose molto particolari secondo gli accusatori. L’azienda si è scusata.

Ovetti Kinder

Chi non ha mai mangiato un uovo Kinder e giocato con relativa sorpresa alzi la mano. Ed è stata proprio una delle tante sorprese che si possono trovare al loro interno ad aver scatenato una polemica senza precedenti.

Il pupazzo incriminato

Osservatelo bene. Questo pupazzetto, secondo segnalazioni provenienti da tutto il mondo,  sventolerebbe la tripla K: questa potrebbe essere interpretata come l’abbreviazione del Ku Klux Klan, la violenta organizzazione di suprematisti bianchi che ha contraddistinto l’ultimo secolo e mezzo della storia americana. E non solo: sulla testa il ciuffo biondo potrebbe ricordare quello dell’attuale presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

La difesa della Ferrero

La storica azienda con sede ad Alba, in Piemonte, ha dovuto pertanto diramare un comunicato:

«Nel disegno iniziale, il giochino aveva un solo palloncino con la lettera K. Gli altri due sono stati aggiunti per rendere la struttura complessiva più robusta e stabile, dal momento che la sicurezza e la qualità dei nostri prodotti sono molto importanti. Non volevamo assolutamente fare alcun riferimento al Ku Klux Klan e ci scusiamo davvero con chi si è sentito offeso.
Il pupazzetto in questione era in edizione limitata in quanto prodotto in occasione del cinquantesimo anniversario di Kinder, abbiamo già interrotto la produzione e tramite il servizio clienti è possibile cambiare quelli già trovati negli ovetti con altri giochini a scelta».

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