Scuola e Ats della Montagna: un nuovo accordo per promuovere la salute

I dirigenti scolastici si sono uniti per conoscere al meglio il nuovo accordo.

Scuola e Ats della Montagna: un nuovo accordo per promuovere la salute
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Si è svolto questa mattina, giovedì 23 gennaio, presso la sede dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio, l’incontro per la presentazione del nuovo Accordo di Rete Scuole che promuovono la salute (Sps) della quale, in provincia, al momento, fanno parte 9 Istituti comprensivi ed 1 istituto di scuola superiore: l’Ic “Paesi Orobici (scuola capofila), Ic Novate Mezzola, Ic Ardenno, Ic Grosio Grosotto Sonalo, l’Istituto paritario “Pio XII”, l’Ic “Sondrio Centro”, l’Ic “Paesi Retici”, l’Ic Tirano, l’Ic “Bertacchi” di Chiavenna e l’Istituto “Besta-Fossati” di Sondrio. Una mattinata di confronto per approfondire e sviluppare iniziative volte alla sensibilizzazione e all’educazione degli studenti circa la sicurezza della persona e di corretti stili di vita, nel corso della quale sono intervenuti il dirigente Ust, Fabio Molinari, il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Paesi-Orobici” di Sondrio - scuola capofila provinciale, Maria Pia Mollura, la docente referente, Simona Sala Tenna e la referente per l’Ats della Montagna, Maria Stefania Bellesi.

Struttura fondamentale

«Questa Rete è una struttura fondamentale per il mondo della scuola e quest’anno siamo riusciti a rinnovarla con l’aggiunta di nuovi Istituti confermando il ruolo della scuola capofila che finora ha lavorato bene e in stretta sinergia con Ats – ha esordito il dirigente Ust, Fabio Molinari –. Ora è necessario che l’attività si estenda il più possibile fra docenti, studenti e famiglie. Dobbiamo creare un corretto equilibrio fra le componenti proseguendo nell’azione propositiva delle scuole in modo da contribuire alla costituzione di un “modello lombardo” per la promozione di corretti stili di vita attraverso progetti come quelli, ad esempio, per il contrasto al fenomeno del bullismo e del gioco d’azzardo patologico».

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Lavorare insieme

«La Rete delle Scuole che promuovono la salute è nata nel 2012 e prevede una scuola capofila regionale e una provinciale – ha spiegato a tutti i presidi presenti la dirigente della scuola capofila per la provincia di Sondrio, Maria Pia Mollura –. In Valtellina e Valchiavenna su 32 scuole gli istituti che aderiscono sono 10 ma è importante che tutta la provincia venga sensibilizzata su questi temi in modo da lavorare insieme per coinvolgere una fetta importantissima degli attori: le famiglie. Invito le scuole ad aderire poiché l’unione fa la forza e, attraverso incontri annuali, verranno anzitutto raccolte le esigenze e i bisogni delle scuole. Si tratta di azioni legate alla salute a 360 gradi che non riguardano solo le grandi piaghe sociali ma mirano anche a favorire il principio dei ragazzi dello “stare bene a scuola”».

Benessere dei giovani

«Il nostro obiettivo è sempre stato quello di promuovere piccole e grandi pratiche per favorire il benessere dei giovani partendo anche dalla semplice pausa motoria o dall’arieggiare le aule, ma anche favorire lo sport – ha aggiunto la docente referente, Simona Sala Tenna –. Nelle nostre azioni non manca anche la promozione dell’ambiente e della mobilità attraverso, ad esempio, il piedibus, o favorire l’abbattimento delle barriere architettoniche e, ovviamente, una raccolta di buone pratiche legate alla sana e corretta alimentazione a km zero, tutte in costante evoluzione e aggiornamento».

Salute e prevenzione

«Rafforzare la promozione della salute e la prevenzione sviluppando competenze e promuovendo comportamenti salutari accessibili e sostenibili è estremamente importante ma, per favorire il miglioramento della salute, è necessario adottare un approccio scolastico globale – ha spiegato la responsabile della Promozione alla Salute dell’Ats della Montagna, la dottoressa Maria Stefania Bellesi –. In questo senso il ruolo di Ats nelle scuole è di supporto nella definizione di piani di miglioramento che mirino a promuovere lo sviluppo di competenze individuali dei ragazzi (life skills), la qualificazione dell’ambiente sociale (ad esempio il clima organizzativo), il miglioramento dell’ambiente strutturale e organizzativo (come mense, snack salutari, merenda sana, palestre, cortili e piedibus) e il rafforzamento della collaborazione con la comunità locale (Enti locali, associazioni…)».

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