Treni, si infiamma la polemica politica e i pendolari minacciano lo sciopero del biglietto

Monta la protesta dei viaggiatori, le vere vittime

Treni, si infiamma la polemica politica e i pendolari minacciano lo sciopero del biglietto
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Ieri la dura presa di posizione del’assessore regionale Claudia Maria Terzi che ha sostenuto che “La Lombardia è la discarica dei treni vecchi di Trenitalia”. Stamattina l’ennesima odissea sulle linee con treni in ritardo  e cancellati. In mezzo  l’affondo del consigliere regionale dem Raffaele Straniero che bacchetta proprio l’assessore Terzi sostenendo che “I problemi non si risolvono scaricando le colpe”.  Quella delle line ferroviarie lombarde in generale, e lecchesi in particolare (non a caso sono state definite dall’Ad di Trenord le peggiori della Lombardia) è diventata una questione che sta infiammando in dibattito politico. Ma in mezzo ci sono i pendolari, le vere vittime di una situazione ormai al limite del paradossale, coloro che tutte le mattine non sanno se e quando arriveranno al lavoro o a scuola e alle sera a casa. Quindi stavolta i viaggiatori hanno deciso di passare al contrattacco visto che i pendolari minacciano lo sciopero del biglietto.

Treni, si infiamma la polemica politica

Ma andiamo con ordine. Come detto ieri l’assessore Terzi ha dichiarato che i disagi ci sono “a causa dell’inefficienza delle Ferrovie dello Stato”. A lei ha deciso quindi di replicare i consigliere regionale lecchese Raffale Straniero. “Fino a pochissime settimane fa l’assessore  regionale ai Trasporti,  Claudia Terzi, applaudiva treni vecchi di  35 anni.  Più di un anno fa annunciava trionfante l’arrivo di nove convogli usati e vecchi,  dismessi dal servizio per Lourdes – sottolinea il dem.  “Di fronte   alle  quotidiane proteste dei pendolari di Trenord,  che continuano a patire disagi, soprattutto sulle linee lecchesi, ufficialmente dichiarate le peggiori della Lombardia,  evidentemente non sa più che scusa trovare. E quindi  non trova di meglio che scaricare le colpe su  Trenitalia, definendo la Lombardia la sua discarica. All’assessore Terzi vorrei dire che i problemi non si risolvono scaricando le colpe”.

Il nuovo intervento di Terzi

“Anche la giornata di oggi si è aperta con un guasto alla rete Rfi sulla direttrice Milano-Como. Guasto che ha messo in ginocchio la circolazione ferroviaria non solo nell’ora di punta ma per tutta la mattinata, con gravi ripercussioni sul nodo di Monza, uno tra i più importanti della Lombardia”, ha scritto l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, in una nuova lettera inviata oggi all’amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentile. Si tratta della seconda missiva ai vertici di Rfi nel giro di pochi giorni. ““Ho chiesto a Gentile di fissare un incontro urgente perché la situazione è diventata insostenibile – ha spiegato Terzi -. Occorrono dei rapidi chiarimenti da parte della società statale che gestisce la rete ferroviaria, sia in ordine ai disservizi inqualificabili di quest’ultimo periodo, sia in ordine agli investimenti che la Lombardia attende da troppo tempo. Come Regione abbiamo sempre dimostrato, attraverso investimenti concreti, di credere nel servizio ferroviario regionale. Lo Stato centrale invece è vergognosamente latitante e inefficiente: non ha investito sul materiale rotabile, basti pensare ai treni di 35/40 anni della flotta conferita da Trenitalia, e non riesce a manutenere adeguatamente e potenziare l’infrastruttura ferroviaria di Rfi. La Lombardia è stufa, lo Stato centrale cambi passo e lo faccia velocemente”.

I pendolari minacciano lo sciopero del biglietto

Nel frattempo, proprio in questi giorni è partita l’idea di promuovere uno sciopero del biglietto. Per questo è nato un gruppo facebook  ad hoc che si intitola “Noi pendolari scioperiamo”  che ha come obiettivo quello di “proporre a tutti una giornata di manifestazione per i diritti dei pendolari”.

I comitati si dissociano

I comitati pendolari hanno cercato di contattare gli autori di questa iniziativa i quali non hanno voluto dichiarare le loro generalità, né hanno accettato di partecipare ad un incontro con i referenti dei comitati ed i rappresentanti dei viaggiatori accreditati. I comitati pendolari lombardi ufficialmente riconosciuti si dichiarano pertanto del tutto estranei a questa protesta manifestamente illegale, promossa da ignoti, e ribadiscono che il biglietto e l’abbonamento si pagano in ogni caso.

“Ricordiamo che il titolo di viaggio valido costituisce a tutti gli effetti un contratto, sempre più disatteso dalle nostre controparti, che vincola il gestore del servizio a svolgere il servizio che si è impegnato ad effettuare ed in condizioni dignitose. L’essere dalla parte della legalità costituisce quindi sempre il presupposto necessario per far sentire le proprie ragioni. Non si può però in ogni caso ignorare che la pazienza dei viaggiatori e dei pendolari sia ormai giunta al limite di ogni livello di sopportabilità, a causa della situazione del sistema ferroviario lombardo, ormai sull’orlo del collasso, come da tempo denunciamo, per causa dell’incapacità dei gestori dei servizi e dell’infrastruttura, e non da ultimo per l’inerzia degli Enti preposti alla Governance del sistema (dallo Stato alla Regione, a Province, Comuni capoluogo ed Agenzie TpL). Chiediamo pertanto alle Autorità preposte di dare dei segnali forti ed immediati di cambiamento, mediante il Commissariamento super partes dell’intero servizio ferroviario lombardo, sia per ciò che concerne la gestione del servizio, che le infrastrutture, con obiettivi, poteri e tempi precisi per uscire da questa drammatica situazione”.

ASSOCIAZIONE MI.MO.AL
ASSOCIAZIONE PENDOLARI NOVESI
COMITATO INORARIO (LINEA MN-CR-MI)
COMITATO MILANO ASSO
COMITATO PENDOLARI BERGAMASCHI
COMITATO PENDOLARI COMO
COMITATO PENDOLARI DELLA BASSA BERGAMASCA COMITATO PENDOLARI DEL MERATESE
COMITATO PENDOLARI DI ROMANO
COMITATO PENDOLARI GALLARATE MILANO OK COMITATO PENDOLARI LECCO COMO
COMITATO PENDOLARI S6 MILANO NOVARA
COMITATO PENDOLARI CREMASCHI
COORDINAMENTO PROVINCIALE PAVESI
COMITATO TRASPORTI LECCHESI
COMITATO MILANO-LECCO
COMITATO VIAGGIATORI S9/S11
COMITATO VIAGGIATORI TRENORD NODO DI SARONNO RAPPRESENTANTI DELLA ARONA DOMODOSSOLA MILANO S7 BESANINO
UTP
I RAPPRESENTANTI DEI VIAGGIATORI

Le testimonianze dei viaggiatori

Tante le testimonianze di disagio estremo:

“Quello che è successo ieri sera sulla linea Milano – chiasso che mi ha bloccato a sesto per più di due ore, e’ il segnale che si è raggiunto il fondo della decadenza del servizio ferroviario lombardo costellato ogni giorno di ritardi, aumenti, soppressioni, treni guasti che bloccano la circolazione, treno per chiasso annunciato due minuti della partenza alla stazione di Milano porta Garibaldi, fulmini o un millimetro di neve che mettono Ko tutti i percorsi. Oggi il servizio è così scadente che rimpiangiamo i tempi passati delle carrozze trainate dai cavalli”.

Ho sempre pensato alla soluzione dello sciopero del biglietto come forma di rivolta al disservizio ed effettivamente è l’unica arma valida per protestare ma non lo ritengo corretto proprio nel confronti degli altri passeggeri. Per questo sarebbe ovviamente utile arrivare ad un’adesione più ampia possibile, altrimenti quello che penso e propongo di fare nel frattempo è di viaggiare in regola con biglietto/abbonamento ma rifiutarsi di presentarlo al controllore in caso di richiesta. Voi che ne dite?

Per riuscire ad reintrodurre il biglietto solo ferro, in modo anche da poter usufruire dei costanti bonus che Trenord deve agli utenti x disservizi vari sulla nostra linea, ai quali però l’utente ticket/abbonamento integrato da ottobre non può più accedere, abbiamo bisogno di avvocati disposti ad aiutarci: esistono gli estremi per poter fare una class action?

 

 

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