Valfurva, operatori infuriati

Per la questione frana.

Valfurva, operatori infuriati
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Dato mandato al legale.

Valfurva, operatori infuriati

Gli operatori economici della Valfurva si sono convocati, su iniziativa della stessa Pro loco di Valfurva, martedì 13 agosto alla presenza dell’avvocato Ezio Trabucchi per approfondire e definire le iniziative da assumere in merito ai gravi danni economici che le attività imprenditoriali della valle stanno subendo in relazione alla questione della frana del Ruinon. "È stata evidenziata innanzitutto l’incertezza e confusione, per non dire incapacità, della Provincia di Sondrio, proprietaria della strada n. 29 da e per Santa Caterina, nella gestione della circolazione stradale e nel monitoraggio/controllo della frana. Emblematica la giornata dell’8 agosto 2019: in mattinata è stata emessa un’ordinanza da parte della Provincia di Sondrio di “chiusura permanente” della strada, peraltro su dati geotecnici di riferimento sbagliati, e qualche ora dopo la provinciale è stata riaperta dalle ore 7 alle ore 21. Il livello di tensione è certamente molto alto tra gli operatori economici, i quali sono esasperati da una situazione di “emergenza” che dura da troppo tempo e che sta facendo precipitare l’economia della terza stazione turistica della Valtellina, nonostante che da oltre 22 anni (da quando la frana è monitorata) non sia precipitato neppure un sasso sulla sede stradale".

Il mandato

Il mandato al legale è quello non solo di verificare la fondatezza e la legittimità di tutti gli atti amministrativi emessi e futuri, a cominciare dalle ultime ordinanze sulle quali sono stati già espressi dubbi di correttezza formale, ma anche quello di assistere gli operatori economici nella predisposizione di proposte, da presentare a breve agli enti competenti, che possano compensare i danni economici subiti dalle numerose attività imprenditoriali in loco. Al Comune di Valfurva infine è stato rivolto il pressante appello a fare sentire la propria voce con maggior forza ed autorevolezza nonché a chiedere alla Provincia di Sondrio la consegna della strada n. 29 affinché sia il Comune stesso ad assumersi la gestione della circolazione stradale, peraltro con un più adeguato ed automatizzato sistema di monitoraggio della frana collegato ad un impianto semaforico, essendo il sindaco in ogni caso responsabile della incolumità pubblica e sicurezza urbana a norma di legge. Dopo Ferragosto, gli operatori economici torneranno a riunirsi per seguire direttamente l’evoluzione di questa importante partita.

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