Variante Tremezzina dal Pd: "Non può essere messa in dubbio"

"Ogni rallentamento è da attribuire al Movimento, anziché a qualsivoglia associazione o comitato, con cui ci sono stati anni e anni di confronto".

Variante Tremezzina dal Pd: "Non può essere messa in dubbio"
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Giorni di polemiche e discussioni sulle sorte della variante Tremezzina. Ieri, martedì 6 novembre, il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi ha risposta alla lettera sottoscritta da associazioni ambientaliste e dalle sezioni locali di Italia Nostra, Chiave di Volta, La Cruna del Lago, Territori Natura Arte Cultura e Legambiente in cui si chiede la realizzazione dell’intera opera in galleria naturale.

Variante Tremezzina dal Pd: “Non può essere messa in dubbio”

Sul tema è intervenuto anche Angelo Orsenigo, consigliere provinciale del Pd: “La variante della Tremezzina non può essere messa in dubbio, non solo in quanto opera necessaria e richiesta dalle comunità di quel territorio, ma anche perché è stato fatto un grande lavoro per arrivare al progetto attuale, pure con chi all’ambiente tiene tanto quanto noi tutti”.

“Ricordo che ci sono voluti gli anni per giungere a un accordo finale che trovasse tutti in sintonia. E che solo in tempi recenti la Sovrintendenza, la prima a porre dei paletti giustamente molto rigidi, visto il pregio della zona, ha dato il suo via libera. Quindi, dal nostro punto di vista, non c’è molto da mettere in dubbio o da rivedere: l’iter della variante deve partire entro i termini, per evitare che si rischi di perdere i finanziamenti previsti dallo Sblocca Italia del Governo Pd e che il Centro lago continui a rimanere schiavo del traffico anche laddove si è fatto un gran lavoro di mediazione per conciliare ambiente e infrastruttura”, continua Orsenigo.

L’attacco al Movimento 5 Stelle

“Sono sempre più convinto che la palla sia in mano al Ministro cinquestelle e che ogni rallentamento sia da attribuire al movimento, anziché a qualsivoglia associazione o comitato, con cui ci sono stati anni e anni di confronto – conclude il consigliere Pd –. Consiglieri e parlamentari pentastellati dicano una parola una volta per tutte senza giocare continuamente a rimpiattino con le esigenze dei cittadini, con i soldi pubblici già spesi per progetti o stanziati per la loro realizzazione e con le aspettative di un’intera provincia”.

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