Dopo anni di calvario è morta l’ultima vittima di Sonya Caleffi, l’infermiera killer

Sacchi nel 2004 venne ricoverato al Manzoni dopo un Ictus. La sua salute stava migliorando quando l'infermiera killer tentò di ucciderlo. Da allora era rimasto su una sedia a rotelle.

Dopo anni di calvario è morta l’ultima vittima di Sonya Caleffi, l’infermiera killer
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E’ morta l’ultima vittima dell’infermiera killer Sonya Caleffi, ne da notizia il Giornale di Lecco.

Dopo 14 anni di calvario è morta l’ultima “vittima” di Sonya Cleffi, l’infermiera killer

Lunedì scorso una vera e propria folla ha salutato Giuseppe Sacchi, scomparso all’età di 85 anni,  14 dei quali trascorsi da invalido a causa di un’iniezione d’aria che gli aveva praticato quello che  è stato ribattezzato con il soprannome di «angelo della morte», è quanto raccontano i colleghi del Giornale di Lecco .

 

Sacchi, ex vice comandante dei vigili di Mandello se n’è andato a pochi mesi di distanza dalla scarcerazione di Sonya Caleffi, avvenuta lo scorso ottobre. L’infermiera killer era stata condannata a 20 anni di prigione, ma è uscita dopo averne scontati – tra indulto e buona condotta – soltanto quattordici. Originario di Galbiate, poi trasferitosi a Mandello. Sacchi nel 2004 venne ricoverato al Manzoni dopo un Ictus. La sua salute stava migliorando quando l’infermiera killer tentò di ucciderlo. Da allora era  rimasto su una sedia a rotelle.

Nessun Perdono

«Ha tentato di ammazzare mio marito, non la perdonerò mai». Lo aveva detto  senza esitazione al nostro Giornale,  Graziana Faggi,  moglie di Sacchi quando, lo scorso anno, si era saputo che Sonya Caleffi sarebbe presto tornata in libertà.

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