Stupro di gruppo a Menaggio Fermi: "No a sentenze preventive, serve cautela"

Il Presidente del Consiglio Regionale: "Serve fare prevenzione nelle scuole".

Stupro di gruppo a Menaggio Fermi: "No a sentenze preventive, serve cautela"
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Sta facendo molto discutere il caso di Menaggio, relativo alla denuncia di due 17enni per uno stupro di gruppo subito in agosto sul lago. Dopo il racconto delle giovani alle forze dell’ordine e gli approfondimenti di rito, tre dei quattro giovani accusati erano stati fermati. Dopo l’interrogatorio però il Tribunale non ha convalidato il fermo e i giovani sono tornati in libertà. Mentre continuano le indagini, il Presidente del Consiglio regionale lombardo Alessandro Fermi, vista la rilevanza mediatica del caso, ha ricordato che non bisogna fare sentenze preventive prima che la giustizia faccia il suo corso.

Stupro di gruppo a Menaggio

“Il provvedimento del Gip impone molta cautela e evidenzia la necessità di ulteriori approfondimenti investigativi per chiarire se davvero la vicenda si sia svolta secondo le caratteristiche e le modalità emerse nella prima ricostruzione, dove apparivano già come una sentenza” ha sottolineato il Presidente Fermi, commentando il rilascio dei tre presunti stupratori di Menaggio deciso dal GIP di Como.

“Serve prevenzione” a scuola

“In ogni caso questa è stata un’estate in cui si sono verificati plurimi episodi di violenza, ma le pene previste per questi reati ci sono già, sono chiare e severe. Credo invece che sia necessario intervenire e investire maggiormente sul piano culturale –aggiunge Fermi- non solo con iniziative di sensibilizzazione generale, ma interessando soprattutto e in particolar modo le scuole.

Regione Lombardia, su questo tema, ha già lavorato negli anni passati con intelligenza e con capacità, attraverso campagne, eventi e momenti specifici di approfondimento, ma nel momento in cui sono coinvolti sempre di più ragazzi minorenni, abbiamo necessità di raggiungere in modo più puntuale questa fascia d’età.

E le scuole sono sicuramente il canale privilegiato per farlo: teniamo conto che negli ultimi episodi più eclatanti, la fascia più giovane è stata quella più partecipe sia come vittima che, peggio ancora, come artefice della violenza. Da qui la necessità e l’urgenza di stanziare e investire risorse maggiori per iniziative destinate proprio a questa fascia”.

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