Va nel bosco con il fucile, preso bracconiere

Aveva con sè un'arma non regolarmente denunciata.

Va nel bosco con il fucile, preso bracconiere
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E' stato denunciato il bracconiere sorpreso dagli agenti della Polizia provinciale mentre entrava nel bosco con un fucile. E' la seconda operazione portata a compimento negli ultimi giorni.

L'operazione della Polizia provinciale

Gli agenti del Corpo di Polizia Provinciale hanno portato a termine un’altra operazione che ha permesso di cogliere sul fatto un settantenne residente a Cedrasco. Secondo gli agenti l'uomo, in località “Bruciate” del comune di Colorina, si apprestava a intraprendere una azione di bracconaggio. Durante una normale attività di perlustrazione della zona gli agenti notavano il soggetto, peraltro già noto per fatti analoghi, che uscito dalla baita si inoltrava nel bosco percorrendo un sentiero. Questi aveva lo zaino in spalla e in mano reggeva un fucile munito di silenziatore. Dato che la caccia agli ungulati è chiusa, gli agenti raggiungevano il soggetto, lo fermavano e lo identificavano.

Bracconiere nei guai

Il valtellinese era in possesso di un fucile a canna rigata di calibro 223 basculante con il colpo in canna, sul quale era montato un silenziatore della lunghezza di 36 centimetro e munito di ottica di precisione. Trattasi di un’arma tipica di chi è dedito al bracconaggio in quanto di dimensioni ridotte e facile da nascondere sotto gli abiti. Il malcapitato è stato trovato inoltre in possesso di altri tre cartucce del medesimo calibro. A seguito di ulteriori controlli presso la stazione dei Carabinieri di Berbenno, l’arma non è risultata denunciata. Infine, presso la baita gli agenti rinvenivano altre 15 cartucce cariche e 19 bossoli vuoti, sempre dello stesso calibro dell’arma. L'uomo è stato denunciato a piede libero.

Il commento del presidente della Provincia

E’ avvilente constatare che vi sono in circolazione personaggi che non hanno il  minimo rispetto delle regole - ha commentato il presidente della Provincia Elio Moretti - L’unica nota lieta di questa vicenda è che questa volta l’intervento degli agenti della Polizia provinciale ha permesso di prevenire e sventare atti predatori nei confronti della fauna".

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