Viaggiavano sulla Statale 36 con la "scatola nera" truccata: 3 denunciati FOTO

I mezzi pesanti sono stati fermati tra Lierna e Mandello

Viaggiavano sulla Statale 36 con la "scatola nera" truccata: 3 denunciati FOTO
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Camion viaggiavano sulla Statale 36 con la “scatola nera” truccata, tre denunciati. L’operazione, che ha portato a deferire in stato di libertà tre persone è stata condotta notte tra il 12 e il 13 novembre 2019 dagli agenti della Sezione Polizia Stradale di Lecco ,insieme ai colleghi della  Sezione di Sondrio agli uomini dell’Ispettorato del Lavoro valtellinese impegnati in un servizio per il contrasto all’abusivismo commerciale. Le forze dell’ordine si sono concentrate in particolare sulla  verifica delle autorizzazioni amministrative delle imprese di trasporto merci conto terzi e del parco veicolare in dotazione.

Fermati tre camion mentre viaggiavano sulla Statale 36

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Durante i controlli è  stata individuata un’impresa di autotrasporti conto terzi con sede legale in provincia di Bergamo ed operativa in provincia di Sondrio, le cui verifiche amministrative sono state demandate all’Ispettorato Nazionale del Lavoro del capoluogo valtellinese. Gli autocarri utilizzati per il trasporto e rintracciati sono stati in totale tre, tutti intestati all’azienda . Sono stati sottoposti ad ispezione di polizia stradale mentre stavano percorrendo la Statale 36 un  direzione di Milano, in prossimità delle località di Mandello del Lario e Lierna

I dubbi degli agenti sulla scatola nera

Nonostante due mezzi fossero in regola, uno di questi ha suscitato la curiosità degli agenti. I poliziotti a quel punto hanno  utilizzato la strumentazione in dotazione, denominata Police Controller  (un PC portatile al cui interno è installato un software di analisi), e hanno ha verificato il funzionamento del cosiddetto cronotachigrafo. Si tratta di una una sorta di scatola nera che memorizza i dati concernenti le ore di guida, la velocità del veicolo, nonché riposi giornalieri e settimanali dell’autista.

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Come funziona il cronotachigrafo

Tutte queste informazioni sono registrate affinché si possa verificare il rispetto della disciplina cosiddetta “sociale”, contenuta nel Reg. CE 561/2006. Norma atta a garantire la sicurezza della circolazione di tali veicoli, poiché impone rigorosamente agli autisti, a titolo esemplificativo, il massimo numero di ore di guida, la durata ed il numero di riposi necessari, per i assicurare quella reattività e prontezza d’obbligo nella conduzione.

Scoperta la “scatola nera” truccata

Durante l’esame del dispositivo cronotachigrafico, l’apparecchiatura Police Controller ha evidenziato che sul sistema installato sull’autocarro vi erano alcune anomalie, in particolare quella relativa ai dati di calibrazione. Inoltre, lo sviluppo degli altri dati memorizzati  ha permesso di accertare che sul veicolo, immatricolato per la prima volta nell’anno 2007, nel maggio dell’anno in corso, era stato installato un nuovo dispositivo cronotachigrafo.

Il cronotachigrafo fantasma rinvenuto all’interno del sottotetto, al momento della rimozione.

La presenza di troppe incoerenze ha portato  alla decisione di controllare il mezzo presso un’autofficina e verificare l’intero impianto installato sul veicolo, per ricercare eventuali manomissioni o alterazioni. La tenacia e determinazione degli agenti hanno avuto la meglio sulla complessità delle operazioni di controllo, tanto che dopo un accurato smontaggio, i poliziotti hanno trovato nel sottotetto del mezzo pesante, una centralina fraudolenta posizionata sul cablaggio del sistema cronotachigrafo, che aveva l’obiettivo di influenzare i segnali provenienti dal sensore kitas nel cambio.

Bastava un clic del telecomando… e il gioco era fatto

In pratica il complesso dispositivo elettronico causava un’interferenza elettrica nel cronotachigrafo, capace di provocare l’annullamento totale o parziale della registrazione dell’attività di guida. Il tutto attraverso un telecomando funzionante via onde radio.

Tre denunciati

Come detto state denunciate in stato di libertà tre persone, per la violazione dell’art. 437 c.p. avente ad oggetto la “Rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro”, in quanto l’alterazione incide anche sull’elettronica di sicurezza del veicolo, tra tutti, sull’ABS dello stesso e l’apparato frenante. Inoltre, sono stati contestati amministrativamente l’alterazione del cronotachigrafo ex art. 179 CDS, che prevede il ritiro della patente, un art. 142/11 per eccesso di velocità e n. 3 artt. 19 l. 727/78 (concernenti irregolarità nella gestione del cronotachigrafo).

 

 

 

 

 

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