Anche due mostre al Sondrio Festival

Anche due mostre al Sondrio Festival
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Ci saranno anche due mostre nell'edizione 2018 del Sondrio Festival. La Mostra internazionale dei documentari sui parchi, giunta alla trentaduesima edizione è in programma dal 15 al 25 novembre. Accanto ai documentari in gara, a quelli fuori concorso, all'attività didattica, anche due importanti mostre allestite per l'occasione in una tensostruttura in piazza Garibaldi, accanto al Teatro Sociale, cuore pulsante del Sondrio Festival.

Il Sondrio Festival risveglia... Poseidone

La mostra POSEIDON “Colui che scuote la terra” di Raffaele Cornaggia, è interamente realizzata con rifiuti di plastica sottratti ai processi inquinamento. Fratello di Zeus, Poseidone, il mitologico Dio dei mari, protegge da millenni il proprio regno contro qualsiasi minaccia. Ai naviganti antichi regalava un mare calmo e pescoso e talvolta faceva affiorare nuove isole per dar loro approdo e protezione, ma quando si sentiva trascurato scagliava furibondo la sua ira scatenando maremoti e terremoti. Ora Poseidone è tornato! Affiora iracondo da un mare di plastica, infuriato contro l’uomo del “progresso” che ha contaminato il suo regno, culla della vita. Ogni giorno 365mila tonnellate di plastica finiscono nei mari di tutto il mondo rilasciando polimeri e particelle di micro plastica. Poseidon è realizzato con: flaconi di detersivi e detergenti, aspirapolveri, phon, robot da cucina, pattini da ghiaccio, parafanghi di scooter, attacchi di snowboard e sci, copricerchi d’auto, gusci di PC, ferri da stiro, rulli da imbianchino, ventilatori, tubi da idraulico, giocattoli, cordless, friggitrici, racchette da tennis, mascherine d’auto e cavi elettrici. L’intera opera è assemblata con più di 300 tra viti, bulloni e barre filettate avvitate a mano.

Sondrio Festival e lo stambecco delle Orobie

Poi, la mostra STAMBECCO DELLE OROBIE. Nel giugno 2017 si sono celebrati 30 anni dalla prima operazione di reintroduzione dello stambecco sulle Orobie avviata nell’ambito del progetto “Stambecco Lombardia” che ha permesso, nel corso di 3 anni, di liberare complessivamente 88 individui provenienti dal Parco nazionale del Gran Paradiso. Oggi si stima la presenza di una popolazione di oltre 1.500 stambecchi all’interno del territorio montuoso delle Alpi Orobie. Un ungulato diventato simbolo delle alte quote e che, anche in considerazione della sua scarsa diffidenza nei confronti dell’uomo, è uno degli animali più osservati dell’arco alpino. Per celebrare questo importante traguardo la Sezione del CAI di Bergamo, in stretta sinergia con partner istituzionali e tecnici, ha avviato nell’estate 2017 il progetto culturale di “Osservazione Partecipata dello Stambecco sulle Orobie” abbinato a un “Contest fotografico” di cui nel 2018 è in corso una seconda edizione. Obiettivo di questo progetto di “Citizen Science” è sensibilizzare tutti i fruitori della montagna all’osservazione degli aspetti naturalistici del territorio con particolare riferimento a quelli faunistici. Le informazioni e gli scatti raccolti si sono dimostrati anche un importante contributo per la conservazione di questa specie, nonché un valido strumento di miglioramento della “coscienza ecologica” individuale avvicinando, in particolare i più giovani, a quella parte di montagna fatta non solo di roccia e ghiaccio, ma anche di animali e piante. L’entusiasmo generato dal progetto e il materiale raccolto hanno permesso di dar vita a una mostra composta da 14 pannelli informativi, arricchiti da un’installazione multimediale e dagli scatti dei vincitori della prima edizione del contest fotografico. Oltre a raccontare passato, presente e scenari futuri dello stambecco, attraverso questa mostra si vuole contribuire alla conoscenza della grande bellezza delle Alpi Orobie.

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