“Aquile randagie e non solo: la resistenza giovanile al nazifascismo”

Scopo dell'iniziativa è tenere viva la memoria di quel periodo.

“Aquile randagie e non solo: la resistenza giovanile al nazifascismo”
Pubblicato:
Aggiornato:

Il quarto incontro del progetto “Scuola viva per tutti” dell’IIS Da Vinci di Chiavenna è stato dedicato alla Resistenza giovanile in Valchiavenna: “Aquile randagie e non solo: la resistenza giovanile al nazifascismo”.

LEGGI ANCHE: Gli ex allievi del Da Vinci si raccontano

Tener viva la memoria

"Con questo serata - ha chiarito il Dirigente Scolastico, prof. Salvatore La Vecchia - studenti e docenti vogliono innanzitutto contribuire a tener viva la memoria storica di un periodo, quello resistenziale, che è stato uno snodo fondamentale per la nostra storia: da un lato ha decretato la fine di una barbarie e dall’altro ha posto le basi per la costituzione di uno Stato libero e democratico. Ma vogliono anche dimostrare che al di là della storia ufficiale e manualistica, la cosiddetta grande storia dei personaggi famosi e dei grandi eventi, esiste anche la storia dei piccoli gesti, dei piccoli sacrifici, dei piccoli atti di coraggio sul cui terreno la prima si radica e senza del quale non sarebbe neanche possibile. È la storia di cui parla anche Calvino nel suo primo romanzo, “Il sentiero dei nidi di ragno”: “fatta di piccoli gesti anonimi”. Anche se la storia raccontata dagli studenti della IV e V AFM e della V SIA non è fatta solo di piccoli gesti, ma anche di azioni a loro modo grandiose, nonostante di esse non si trovi traccia nei manuali scolastici. Hanno raccontato la storia delle “Aquile randagie”, un gruppo di scout, che dopo lo scioglimento decretato dalle leggi fascistissime, decise di organizzarsi in clandestinità per opporsi c al regime e scelse la Val Codera come luogo di incontro. Hanno raccontato la storia di Don Re, mitico sacerdote che a Motta, sopra Madesimo, fondò la Casa Alpina che fu un punto di riferimento per ebrei e perseguitati politici che cercavano scampo in Svizzera e molti di loro riuscirono a passare la frontiera, anche grazie a Pino Lella, un coraggioso giovane “arruolato” da Don Re, le cui azioni prodigiose sono state raccontate da uno scrittore americano, Mark Sullivan, nel libro “L’ultimo eroe sopravvissuto”, presentato anche questo dagli studenti del Da Vinci, preparati dalla professoressa Federica Del Giorgio, anima del progetto, dalla professoressa Carmelina Schepis e dai proff. Pasquale Guariglia e don Ivano Signorelli".

LEGGI ANCHE: Ufficio Scolastico provinciale e PFP Valtellina guardano al futuro

Preparazione al 25 aprile

L’incontro si inserisce in una più ampia attività di preparazione al 25 aprile che ha coinvolto diversi enti e associazioni (Circolo ARCI Mille papaveri rossi, ANPI, CGIL, CISL, ACLI, Consorzio turistico di Madesimo, i Comuni di Chiavenna e di Campodolcino) in particola la Società Democratica operaia di Chiavenna, nei cui locali, tra l’altro, sempre a cura degli studenti e dei docenti del Da Vinci, sarà allestita una mostra con lo stesso titolo, la cui inaugurazione è prevista per il 25 aprile alle ore 14.30 e resterà aperta fino al 1° maggio.

LEGGI ANCHE:

Chi ha partecipato

Studenti - V AFM: Nadia Maraffio, Alessia Colzada, Davide Gilardi, Daniela Vener, Mattia Falzinella, Gianluca Fratini, Mattia Zarucchi, Alberto Llamoca Quispe Efrain, Christian Iacomalla, Gabriele Russo, Andrea Copetti; Elisa De Giambattista, Erika Tonni; IV AFM: Marta Scaramellini, Luca Tarca, Alessandra Vener, Matilde Rogantini, Michela Sala, Francesca Levi; V SIA: Pietro Masolini.

Seguici sui nostri canali