Idroelettrico: i canoni aggiuntivi al territorio

L'importo complessivo è di quasi 30 milioni di euro in Lombardia

Idroelettrico: i canoni aggiuntivi al territorio
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Il 100% dei canoni aggiuntivi al territorio e ai Comuni montani. Lo ha stabilito ieri il Consiglio regionale lombardo.

Canoni aggiuntivi al territorio al 100%

Approvato ieri al Pirellone un ordine del giorno al bilancio regionale che “impegna la Giunta a destinare la totalità delle risorse relative ai canoni aggiuntivi previsti dalla L.R. 26/2003 ai territori montani affinché vengano impiegate per progetti strategici di sviluppo.”  Ne è promotrice Donatella Martinazzoli, consigliere regionale della Lega Nord. Il primo firmatario è Stefano Bruno Galli, presidente della Lista Maroni. 

Iniziativa concordata con Parolo e Garavaglia

"Stiamo andando finalmente verso la conclusione di un lungo iter amministrativo con la possibilità di riscuotere circa 30 milioni di euro di canoni aggiuntivi che potranno essere destinati ai Comuni montani della nostra regione". Così Donatella Martinazzoli ha commentato il voto favorevole del consiglio. E ha aggiunto: "Con questo ordine del giorno consentiremo ai Comuni di ricevere il 100% delle somme riscosse, anziché il 50% attualmente previsto. L'iniziativa è stata concordata con il  sottosegretario alla Montagna Parolo e con l’assessore Garavaglia. Queste risorse aggiuntive potranno essere destinate al finanziamento di opere da tempo attese dal territorio, consentendo interventi di grandi rilevanza sulla rete infrastrutturale e a sostegno del tessuto economico, produttivo e turistico della montagna".

I canoni aggiuntivi

La questione dei canoni aggiuntivi è lunga e complessa. Si tratta di quei soldi che le imprese produttrici di energia idroelettrica devono versare per continuare a utilizzare l'acqua dopo la scadenza delle concessioni. Concessioni che sono state prorogate perché non c'è la possibilità di fare nuove gare per l'assegnazione. La questione riguarda anche la nostra Provincia anche se, grazie alla legge regionale sulla specificità montana, a Sondrio erano già di fatto garantite queste risorse aggiuntive. Il passaggio in Consiglio rafforza la situazione. Alla nostra terra sono destinati circa 20 milioni di euro.

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