Ipotesi di Governo, PD Morbegno: "in caso di accordi chiediamo vengano sentiti i circoli"

Per il circolo della Bassa Valle, in caso di accordo di Governo va organizzata prima una consultazione tra i circoli e i territori.

Ipotesi di Governo, PD Morbegno: "in caso di accordi chiediamo vengano sentiti i circoli"
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“Il segnale venuto dalle scorse elezioni è stato chiaro: molti elettori che avevano creduto nel progetto riformista e progressista del Partito democratico sono stati delusi e hanno votato per altri partiti.” ha dichiarato Federico Gusmeroli, coordinatore del Circolo PD “Giulio Spini” di Morbegno e Bassa Valle.

Ipotesi di Governo, la voce del PD Morbegno

“Come Circolo ci siamo trovati più volte nell’ultimo mese per confrontarci e discutere sulla difficile situazione politica attuale: crediamo, oggi più che mai, che sia necessario ritrovare lo spirito di appartenenza alla comunità e ripartire da una visione del mondo coerente capace di dare le risposte alle tante domande che la società ci pone, prima di pensare a ipotesi di partecipazione a un governo. Abbiamo condiviso la necessità di condurre una discussione interna al Partito costruttiva, perché chi non sta bene non può aiutare nessuno, nemmeno il Paese, se non riprende un po’ le forze: crediamo dunque sia necessario, qualora la Dirigenza nazionale decida di aprire la disponibilità a un accordo di governo, che la riflessione sia davvero estesa ai circoli e ai territori. Non dimentichiamoci che cinque anni fa, quando ci trovammo nella necessità di accettare un accordo con il centrodestra nel nome della responsabilità verso il Paese, furono prese decisioni verticistiche, non adeguatamente condivise, che abbiamo poi pagato sia al nostro interno che a livello elettorale.”

La guerra non è finita

“Preferiamo lasciare stare le ricostruzioni giornalistiche o le dietrologie di chi è convinto di sapere già tutto: è sempre un po’ singolare inoltre vedere come gli appelli alla “responsabilità ad ogni costo” arrivino sempre e soltanto al nostro Partito, che per altro è l’unico che davvero ha provato ad evitare - tramite la riforma costituzionale e l’italicum - che fosse necessario ricorrere ancora a governi di coalizioni innaturali.” ha fatto presente il coordinatore del circolo. “Purtroppo non basta dire che la guerra è finita, per uscire da una campagna elettorale permanente che dura da cinque anni e che ha visto diversi esponenti di partiti che oggi ci chiedono alleanze alimentare un clima di odio politico profondo verso il Partito democratico, insultando e minacciando iscritti e militanti. Noi siamo disponibili a ragionare sulle idee e sui programmi (ponendo al centro il ruolo dell'Italia in Europa, la solidarietà verso chi ha di meno e le riforme strutturali di cui il nostro Paese ha ancora bisogno), ma non possiamo tacere il fatto che i Cinque Stelle, come primo atto di questa legislatura, si siano spartiti con la Lega tutte le poltrone possibili - occupando anche i posti di “garanzia” solitamente riconosciuti all’opposizione - né che ancora non è affatto chiaro quale sia il loro programma, visto che hanno cancellato da internet quello presentato in campagna elettorale per sostituirlo con un nuovo programma, totalmente differente e non si sa quanto condiviso dalla base del loro partito.”

Occorre riflettere

“Oggi più che mai c’è bisogno di riflettere: in questi tempi frenetici è il momento di avere calma e ponderare bene le scelte e le possibili conseguenze, considerando ad esempio anche il fatto che un’eventuale - e ancora al di là da venire! - maggioranza tra PD e Cinque stelle avrebbe al Senato un solo voto in più della maggioranza necessaria.” ha concluso l’esponente dem. “Cinque anni fa la prospettiva di restare senza governo, anche solo per pochi giorni, era un incubo per il nostro Paese, sul quale aleggiava lo spettro di manovre speculative e finanziarie. Grazie anche all’azione, spesso dolorosa, messa in campo dai Governi Letta, Renzi e Gentiloni, oggi il nostro Paese è più stabile e sicuro: questo di certo è un primo dato, imprescindibile, che dovrebbe esser riconosciuto da chiunque voglia avviare un dialogo coerente e costruttivo con il nostro Partito.”

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