Giro d'Italia, sempre a rischio la tappa del Gavia

Sulla Cima Coppi ci sono oltre 4 metri di neve. E incombe il rischio slavine.

Giro d'Italia, sempre a rischio la tappa del Gavia
Pubblicato:

(foto d'archivio del Gavia innevato)

Si lavora e si guarda alle previsioni meteo per evitare che la tappa del Gavia del Giro d'Italia debba ripiegare sul piano B. Ovvero su un percorso che escluda la Cima coppi di quest'anno.

Sul Gavia ci sono oltre 4 metri di neve

La situazione è preoccupante sul passo del Gavia, dove la coltre nevosa supera abbondantemente i 4 metri. E le precipitazioni di questi ultimi giorni hanno peggiorato la situazione rendendo difficile liberare in tempo per il tappone di martedì 28 maggio. Il percorso prevede infatti prima del Mortirolo e dell'arrivo a Ponte di Legno il passaggio ai 2652 metri del Gavia, che è la Cima Coppi di quest'anno, ovvero il punto massimo di altitudine raggiunto dalla corsa.

Si lavora per liberare la strada

Prima delle ultime precipitazioni del fine settimana il presidente della Provincia di Sondrio, Elio Moretti, aveva spiegato che l'ente sta lavorando per liberare la strada. "Le copiose nevicate dell’ultimo periodo - aveva spiegato venerdì - stanno rendendo difficoltose le operazioni di sgombero, creando pareti di neve alte fino a 4 metri di neve. Nonostante ciò si lavora incessantemente, di notte e di giorno, per consegnare una tappa al giro d'Italia che, attraverso il proprio paesaggio, crei suggestioni incredibili che potranno vivere tutti gli amanti del ciclismo”.

Il rischio sono le slavine

Se le condizioni meteo come pare dovessero migliorare nei prossimi giorni, le operazioni di pulizia della strada potrebbero essere ultimate. Magari in extremis ma in tempo per garantire il passaggio della corsa rosa. C'è però un altro problema che riguarda la sicurezza della carovana del Giro e anche del pubblico: il rischio di slavine. Al momento il pericolo è definito Moderato dagli esperti. Ma l'accumulo di neve nuova è significativo e se dovessero alzarsi le temperature, come probabile in questa stagione in caso di bel tempo, la situazione potrebbe rivelarsi troppo pericolosa.

Il piano B

L'organizzazione del Giro d'Italia, come sempre accade in questi casi, ha predisposto un piano B. Ufficialmente non è stato reso noto, anche perché la speranza è quella di poter disputare per intero la tappa regina della Corsa rosa, con passaggi sia sul Gavia che sul Mortirolo. Secondo quanto si è appreso erano due le ipotesi al vaglio per l'eventuale percorso altermativo. La prima, che pare essere già stata scartata, prevedeva il doppio Mortirolo, vale a dire con l'ascesa da Monno, la discesa su Grosio e la risalita dal versante classico di Mazzo. Quello che era previsto già nel percorso iniziale. Più probabile che la carovana, che arriva da Lovere, affronti invece l'Aprica con discesa verso Tresenda e passaggio da Tirano prima di scalare il Mortirolo. Solo nei prossimi giorni sarà presa una decisione che verrà comunicata dall'organizzazione.

Seguici sui nostri canali